Marco Belpoliti, la Stampa 20/8/2012, 20 agosto 2012
IL “FON” PER IL BARBECUE
Come accendere un barbecue? Con la carbonella, naturalmente, poi con la “Diavolina Fuoco”, che aiuta la fiamma a svilupparsi in modo progressivo, e naturalmente con i fiammiferi o l’accendino. Ci sono nel web diversi filmati, anche spiritosi, che consigliano come compiere per bene questa operazione per nulla scontata. Vi compare un oggetto tecnico prima assente nel kit di un buon barbecue: il fon (o phon), ovvero l’asciugacapelli. Così capita che, invece del solito giornale, agitato a mo’ di ventaglio, oppure del mantice, si utilizzi il fon per creare una brace più viva e intensa.
Il fon è un oggetto di uso prevalentemente femminile; prende il nome da un vento, secco e caldo, che soffia in Svizzera: Föhn o Favonio. Diventato il nome commerciale di un asciugatore elettrico è pronunciato dai parrucchieri: fòn. Pur essendo destinato ad asciugare le fluenti capigliature femminili, e più raramente quelle maschili (viviamo in un’epoca di teste rasate a zero), sembra funzionare perfettamente per il barbecue, un oggetto che ci arriva probabilmente dalle Americhe.
La parola ha infatti un’origine spagnola; viene da: barbacoa, entrata nell’uso nordamericano, trasformata in barbecue, e arrivata a metà degli anni Cinquanta in Francia, da dove si è poi diffusa negli altri paesi europei. In origine, pare, indicasse un’armatura, o intelaiatura, destinata a vari usi, dalla rete stesa tra gli alberi per dormire, la cosiddetta amaca, alla griglia per arrostire la carne; con questa funzione deriverebbe da una parola indigena, amerinda, Corominas. Sembra infatti che gli Indios siano stati i veri “inventori” dell’oggetto; la griglia per abbrustolire la carne non era però sconosciuta ai nostri progenitori, i Romani, che ne usavano di grandi.
Anche allora lo strumento più in voga per attizzare il fuoco era il ventaglio di piume, e solo più tardi il mantice tipico del Medioevo. Chi sia stato di recente il primo a utilizzare il fon per far avvampare con più forza le braci, non si sa. Si tratta di una di quelle piccole innovazioni che nascono contemporaneamente, e che si diffondono per contagio. L’imitazione è una delle tecniche più utilizzate dagli esseri umani, se non la più importante. Oggi non è più necessario essere fisicamente presenti là dove si cuoce la carne, basta collegarsi a You Tube per sapere come si fa. Come sempre guardando s’impara.