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 2012  agosto 19 Domenica calendario

Cresce la tensione in Israele: si temono raid missilistici Israele si attrezza contro un attacco missilistico anche attraverso un sms di avviso alla popolazione, mentre fonti del governo di Benyamin Netanyahu assicurano che l’Iran è prossimo a dotarsi di un’arma atomica avendo accelerato il lavoro per la costruzione di testate nucleari

Cresce la tensione in Israele: si temono raid missilistici Israele si attrezza contro un attacco missilistico anche attraverso un sms di avviso alla popolazione, mentre fonti del governo di Benyamin Netanyahu assicurano che l’Iran è prossimo a dotarsi di un’arma atomica avendo accelerato il lavoro per la costruzione di testate nucleari. Ma l’ex premier Ehud Olmert getta acqua sul fuoco e invita Israele a non trattare la questione con «isterismo». Da ieri, e fino a giovedì, l’esercito ha avviato un test: «The Home Front Command, mobile alerts system test», (Comando difesa interna, test sistema allerta mobile), accompagnato da un numero seriale è l’sms in quattro lingue - arabo, ebraico, inglese e russo - che arriverà sui telefoni cellulari di centinaia di migliaia di persone nel Paese. Giovedì il giorno clou, quando la copertura nazionale sarà totale. Il sistema diverrà operativo entro il prossimo mese. LE POLEMICHE La notizia ha scatenato le speculazioni, con i media israeliani che si chiedono se non sia imminente un attacco contro le installazioni nucleari iraniane, che alcuni prevedono potrebbe avvenire a ottobre. Solo tre giorni fa, del resto, Yediot Ahronot, aveva rivelato che Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak sarebbero determinati ad attaccare le installazioni nucleari iraniane questo autunno, prima delle elezioni presidenziali Usa. Il sistema di sms dunque sarebbe un ulteriore passo per limitare le perdite per la prevista reazione della Repubblica islamica e degli Hezbollah libanesi, che secondo molteplici fonti farebbero piovere su Israele centinaia di missili di ogni genere. LA MINACCIA IRANIANA La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, a giugno ha minacciato una reazione «fulminante» in caso di attacco agli impianti nucleari. Su questo fronte, da segnalare le affermazioni riportate dal progressista Haaretz, che ha dato voce a un anonimo funzionario israeliano: un nuovo rapporto dell’intelligence stimerebbe «progressi iraniani» nello sviluppo di una testata atomica. Secondo il conservatore e filo-governativo Israel Hayom, il rapporto - si tratterebbe di un National Intelligence Estimate (Nie) che viene redatto con cadenza periodica dalle varie agenzie di intelligence Usa - parla di «sforzi accresciuti» per realizzare testate per missili balistici. IL GOVERNO Ieri in consiglio dei ministri, Netanyahu ha voluto ringraziare il ministro delle Retrovie, Matan Vilnai, in procinto di divenire ambasciatore a Pechino, per gli sforzi del suo dicastero, dedito proprio alla difesa interna e in particolare quella antimissile. Il premier ha poi ricordato di aver deciso la nascita del ministero delle retrovie proprio per contrastare questa minaccia, e sottolineato di aver devoluto miliardi per i sistemi antimissile Iron Dome e Arrow. Ma l’ex premier Olmert avverte: «Non c’è motivo di attaccare l’Iran nelle prossime settimane o mesi», soprattutto senza «l’indispensabile» via libera degli Stati Uniti. «Il dibattito sul programma nucleare non riflette la realtà», ha aggiunto Olmert: «Non dobbiamo essere isterici, dobbiamo darci una calmata». Ma proprio nei giorni scorsi, il quotidiano Yediot Ahronot aveva illustrato il piano messo a punto dal premier Benyamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Ehud Barak per sferrare un attacco contro l’Iran nel prossimo autunno. E l’sms inviato ieri sembra confermare che i venti di guerra ritornano a soffiare in Medio Oriente. Scritto lunedì 13 agosto 2012, fonte: L’Unione Sarda