Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 18 Sabato calendario

APPUNTI GAZZETTA - L’AUMENTO DEI MUTUI


REPUBBLICA.IT

ROMA - I dati di Confartigianato fotografano la crisi. A partire dal caro-mutui: a maggio 2012 il tasso d’interesse sui prestiti alle famiglie, che era sensibilmente sceso fino al minimo di 2,51% in giugno 2010, si attesta al 4,12%. Per pagare gli italiani devono sborsare in media il 30,9% del reddito. Crollo per le compravendite (-17,8%) e crisi profonda per l’edilizia (-97.800 posti).
Accanto ai numeri di Confartigianato si registrano quelli di Adusbef e Federconsumatori, secondo i quali tra Imu, aumenti di tariffe, treni, carburanti, alimentari e libri scolastici, le famiglie italiane si troveranno quest’anno a fare i conti con una stangata da 2.333 euro in più rispetto al 2011. Un esborso, scrivono gli esperti, pari a "quasi la metà di quanto una famiglia media spende per la spesa alimentare in un anno".
"Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi", denunciano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, sollecitando una politica che punti sul rilancio dell’economia: "Ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni e investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Queste dovranno essere le direttive di marcia del Governo per l’anno in corso", concludono.
"Se togliamo dal calcolo le voci (corrispondenti a tassazioni varie) che non sono calcolate per l’indice Istat - continua Federconsumatori - l’inflazione si attesterà ad un 5,5-6,0%. Aumenti che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi".
Ci sono poi i dati Coldiretti-Swg, secondo cui la crisi mette in difficoltà sei italiani su dieci (il 61%) che non dispongono di un reddito adeguato e c’è addirittura un 6% che non riesce mai ad arrivare a fine mese. L’analisi mette in evidenza un drastico calo nei consumi nel 2012 che riguarda anche l’alimentazione con una riduzione stimata tra l’uno e il due per cento negli acquisti in quantità. Per tagliare sulla spesa, precisa Coldiretti, sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62% degli italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato, mentre quasi la metà dei consumatori (49%) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti.
Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’aumento di quanti acquistano prodotti locali (40%) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50%) magari senza intermediazione con un balzo record del 23% nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di ’campagna amica’ dove hanno fatto la spesa oltre nove milioni di italiani.
Ecco, secondo Federconsumatori e Adusbef, le previsioni di aumenti per questo 2012:

- Alimentazione (+7%) 392 euro
- Treni (anche pendolari) 81 euro
- Trasporto pubblico locale (+28-30%) 48 euro
- Servizi bancari + mutui + bolli 93 euro
- Carburanti (comprese accise regionali) 276 euro
- Detersivi , plastiche e prodotti casa 123 euro
- Assicurazione auto (+6%) 78 euro
- Tariffe autostradali (+3%) 53 euro
- Tariffe gas (+11%) 113 euro
- Tariffe elettricità (+ 21%) 110 euro
- Tariffe acqua (+5-6% ) 22 euro
- Tariffe rifiuti (+9-11%) 63 euro
- Riscaldamento ( +12%) 195 euro
- Addizionali territoriali 150 euro
- Imu prima casa 405 euro
- Corredo scolastico +libri (4%) 53 euro
- Tariffe professionali-artigianali 78 euro

REPUBBLICA.IT - I DATI SULL’EVASIONE FISCALE
PIÙ CONTROLLI e “blitz”. Software potenti per incrociare tutti i dati fiscali degli italiani. Alleanza di ferro tra Fiamme gialle e agenti del Fisco. La macchina schierata da Monti per la "guerra" all’evasione è forse la più forte di sempre. Tuttavia l’obiettivo di recupero per il 2012, per ora di “soli” 10 miliardi, scalfisce appena la mole di evaso, pari al 18% del Pil, secondo la Corte dei Conti, cioè tra i 250 e i 270 miliardi.
Cresce intanto l’allergia dei cittadini alle verifiche. Ieri a Cortina d’Ampezzo, ancora teatro, dopo il blitz di Capodanno sugli scontrini, di un controllo "di routine" della Guardia di Finanza a caccia di affitti in nero, il sindaco si è lamentato. "Quale routine, sono controlli ossessivi", ha detto Andrea Franceschi, per poi augurarsi "che così tanto zelo non porti gli italiani a fare le vacanze all’estero, al pari di Monti".
Le armi dello Stato
Redditometro e software potenti
ma gli squali nuotano offshore
Le armi di questa strana guerra al crimine dell’infedeltà fiscale diventano sempre più numerose e sofisticate. Redditometro, spesometro, archivio dei rapporti finanziari, "tutoraggio" dei grandi contribuenti (oltre i 100 milioni). In teoria, nulla della storia personale di ciascuno, in termini di redditi incassati e tasse pagate, dovrebbe sfuggire al Fisco. Dotati di software nuovi e potenti, queste armi "intelligenti", le grandi macchine alla Serpico (il cervellone dell’Agenzia delle entrate che legge anche il conto in banca), sono in grado di far parlare tutti i database esistenti e dunque incrociare guadagni dichiarati, shopping, denari investiti o custoditi nei conti. Un nullatenente con Ferrari accende una spia. O almeno così dovrebbe essere. Il rischio è che nella rete finiscano pesci piccoli, mentre gli squali nuotano "offshore". La Corte dei Conti ha suggerito di scendere sotto i mille euro per i pagamenti in contanti. E di puntare sulla "persuasione" più che sui controlli ex post.
I blitz
Dai benzinai agli stabilimenti
la campagna estiva delle Fiamme Gialle
La campagna estiva delle Fiamme Gialle, il braccio operativo della guerra all’evasione, è martellante tanto quanto quella invernale a Cortina, San Remo, Portofino o via Montenapoleone a Milano. Nel mirino delle Fiamme gialle non solo scontrini, ma anche affitti in nero, stabilimenti balneari, barche non in regola con la nuova tassa, benzinai che "allungano" il carburante e manomettono le pompe, merci contraffatte. Per ora i "blitz" funzionano: se ne parla e questo è utile per la "moral suasion", la deterrenza. E per i risultati (parziali). Nei primi cinque mesi: beni sequestrati a 1.781 evasori totali per un miliardo, tre miliardi sottratti alla criminalità, 1.681 tra falsi poveri e invalidi denunciati, 204 milioni di Iva evasa con le frodi carosello, 500 milioni di contanti bloccati poco prima di essere trasferiti all’estero, 194 mila controlli in tutta Italia contro i furbetti dello scontrino, 13 mila lavoratori in nero scoperti.
Le entrate recuperate
Attesi 10 miliardi a fine anno
Irregolare il 38% degli scontrini
Ma la "guerra" all’evasione quante battaglie ha già vinto? Il successo più evidente del governo Monti è sul piano culturale: gli italiani che producono reddito devono pagare le tasse. Sul fronte dei numeri, le distanze sono tuttavia siderali. L’Agenzia delle entrate stima di resuscitare dal "nero" almeno 10 miliardi per quest’anno. Target più basso del "tesoretto" accantonato nell’ultimo biennio (11 miliardi nel 2010 e 12,7 nel 2011). Una prudenza che tiene conto della base imponibile sempre più erosa dalla grave recessione in corso. La massa da aggredire è però immensa, pari al 18% del Pil secondo la Corte dei Conti. I controlli programmati per stanare gli infedeli - un milione in un triennio, 380 mila nel 2012 su imposte dirette, Iva e Irap - rischiano però di esasperare, se troppo "mediatici". Nei primi 7 mesi dell’anno la Guardia di Finanza ha riacciuffato 41 milioni pronti a varcare le frontiere (con 88 chili d’oro) e scovato irregolarità nel 38% degli scontrini. Meglio di sempre, ma basterà?
Fuga di capitali
Verso l’accordo Roma-Berna
su come tassare i soldi evasi
Presto, forse già in autunno, potrebbero arrivare le proposte concrete per tassare i capitali italiani evasi e depositati in Svizzera (stimati in 150 miliardi). Le trattative tra Roma e Berna sono ripartite ieri, a sorpresa, con l’incontro tra Monti e la presidente Eveline Widmer-Schlumpf, proprio in terra elvetica, a Silvaplana, dove il premier è in vacanza. "Uno scambio di opinioni", lo definisce Palazzo Chigi, con un focus sulla lotta all’evasione. Il negoziato in atto ruota attorno al piano Rubik: tassare i capitali non dichiarati, in cambio del mantenimento del segreto bancario. Accordi di questo tipo sono stati già siglati con Germania, Regno Unito e Austria. Ed entreranno in vigore nel 2013. L’Italia guarda con favore ad una tassazione una tantum del 25% (proposta Amato-Bassanini) che potrebbe fruttare fino a 37,5 miliardi. Sempre che quei capitali non abbiano, nel frattempo, trovato una via di fuga anche dalla Svizzera.
(18 agosto 2012)

corriere.it
È caro-mutui: a maggio 2012 il tasso d’interesse sui prestiti alle famiglie si attesta al 4,12% (+103% su un anno). Una situazione difficile: gli italiani per pagare devono sborsare il 30,9% del reddito. Crollo per le compravendite (-17,8%) e crisi profonda per l’edilizia (-97.800 posti). La rilevazione è dell’Ufficio studi di Confartigianato che mette in luce la profonda crisi del settore delle costruzioni determinata dagli scarsi investimenti pubblici e privati.
EDILIZIA - Le cifre parlano chiaro: tra giugno 2011 e giugno 2012 le imprese del settore costruzioni, pari a 899.602, sono diminuite dell’1,36%. In calo dell’1,17% anche le imprese artigiane, che sono la fetta più consistente del settore edile: 577.588, vale a dire il 64,2% del totale. Negative le conseguenze sull’occupazione: tra giugno 2011 e marzo 2012 è diminuita del 5,1%, pari a 97.800 posti di lavoro in meno.
TASSI IN CRESCITA - Per quanto riguarda i tassi Confartigianato mette in luce che quello sui mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è sensibilmente sceso fino al minimo di 2,51% in giugno 2010: successivamente è tornato a crescere, ma a maggio 2012 si attesta sul 4,12%. Il tasso medio sui mutui a maggio 2012 è così di 103 punti base superiore rispetto ad un anno fa e di 161 punti base superiore rispetto al precedente punto di minimo di giugno 2010.
IMU E RINCARI - Tra Imu, aumenti di tariffe, treni, carburanti, alimentari e libri scolastici, le famiglie italiane si troveranno quest’anno a fare i conti con una stangata da 2.333 euro in più rispetto al 2011. È questo il calcolo di Adusbef e Federconsumatori che parlano di «aumenti insostenibili» che peseranno sui consumi e quindi sull’andamento dell’economia. Secondo i consumatori, il tasso di inflazione reale si aggirerà quindi quest’anno intorno al 5,5-6%, ben superiore dunque al tasso ufficiale misurato dall’Istat.
AUMENTI DI LUCE E TRASPORTO - In percentuale il rincaro maggiore è quello del trasporto pubblico locale, che quest’anno, secondo le associazioni, registra un’impennata fino al 30%, pari ad un incremento di 48 euro. A due cifre anche l’aumento della luce (+21%, pari a 110 euro), del gas (+11%, pari a 113 euro) e dei rifiuti (+11%, pari a 63 euro). In termini assoluti sono invece gli alimentari a registrare l’incremento maggiore (+392 euro), seguiti dai carburanti (+276 euro). Capitolo a parte per l’Imu, la cui introduzione costerà in media oltre 405 euro a famiglia. «Sono aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi» affermano i consumatori.