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 2012  agosto 15 Mercoledì calendario

QUELLA FARFALLA DAL CORPO DEFORME CHE CI RICORDA IL DRAMMA DI FUKUSHIMA

È lecito fare i poeti o raccontare storie, quando ci sono le farfalle di mezzo. Hermann Hesse, Vladimir Nabokov o Guido Gozzano lo sapevano. Ma capita che siano le farfalle a parlare, a ricordarci qualcosa, a mostrarci una traccia.
L’immagine del battito d’ali di una farfalla, appunto, e delle imponderabili conseguenze di quell’atto è forse servita a illustrare l’idea di globalizzazione più di tante dissertazioni sofisticate. E dal Giappone, adesso, le farfalle vengono a dirci che ci siamo distratti. Uno studio pubblicato da Scientific Reports il 9 agosto rivela che una specie diffusa, la «Zizeeria maha», ha patito gli effetti della contaminazione radioattiva seguita al disastro nucleare di Fukushima dell’11 marzo 2011. Gli esemplari osservati dagli entomologi mostrano mutazioni alle ali, alle antenne e alle zampe, e gli autori della ricerca sono certi di avere identificato le cause del fenomeno.
Ci siamo distratti, sì. Dopo il fiotto di emozioni di un anno e mezzo fa, dopo l’elaborazione di una tragedia distante che ha imposto riflessioni su scala globale, l’attenzione su Fukushima e il Giappone è scemata. Un Paese drammaticamente segnato dalla mortifera combinazione terremoto-tsunami-disastro nucleare si è spento dietro l’orizzonte. Abbiamo tirato dritto. Intanto il Giappone ricostruiva dove poteva.
Intanto il Giappone spegneva uno dopo l’altro tutti i suoi reattori e, in attesa di terminare i test sulla sicurezza e riavviarli, sperimentava che cosa significa fare a meno dell’atomo. Intanto il Giappone si dibatteva in una crisi economica squassante ma lontano dagli occhi e dunque lontano anche dal cuore (affaticato) dell’Europa.
Intanto il Giappone s’impantanava in una palude politica. Intanto la Cina, dopo una doverosa pausa di riflessione, rilanciava il suo programma nucleare civile, di ambizioni proporzionali alla stazza del Paese. Intanto tante cose. Ci siamo distratti, ce l’ha detto una farfalla deforme.