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 2012  agosto 15 Mercoledì calendario

MARCHIONNE, NEGLI USA ALLA GUIDA CON 470 CAVALLI

È stato un tweet a rivelare che Sergio Marchionne, nel suo tempo libero a Detroit, si sposta con una Dodge Challenger SRT, una coupé «cattiva», dalla trazione posteriore, lunga quasi cinque metri, verniciata in nero opaco, dotata di un motore V8, con 470 cavalli di potenza e di un cambio manuale a sei marce.
Il messaggio è stato lanciato in rete da Ralph Gilles, il responsabile del design del gruppo Chrysler, attraverso una foto della vettura, un modo per dare evidenza ai valori di questo modello che, utilizzato dal manager italiano, aumenta il suo carisma. In gioco c’è il tentativo di un ritorno di competitività nell’eterna sfida tutta yankee che la Challenger sostiene con le altre sportive, la Ford Mustang e la Chevrolet Corvette.
La caccia all’immagine con Marchionne al volante è aperta, l’auto peraltro costa di listino meno di 40mila dollari. L’amministratore delegato è oggi considerato il primo testimonial dei marchi del gruppo, e spesso, anche in Italia, guida personalmente la macchina, con la guardia del corpo a fianco, sia essa una Ferrari o una Maserati, una Fiat 500 o una Panda.
La Dodge, per rilanciare il nazionalismo a stelle e strisce, ha presentato uno spot per le televisioni americane in cui George Washington, nel pieno della guerra di indipendenza contro le truppe coloniali inglesi, è alla guida di una Dodge Challenger, con la bandiera americana al vento.
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L’altalena dei Mutti, per Eems tonfo del 15,3%
(f.ch.) Dopo il balzo di due giorni fa di oltre il 32%, ieri lo storno con un calo del 15,3% a 0,27 euro ad azione. Eems, gruppo attivo sia nel fotovoltaico sia nei semiconduttori, rimane all’attenzione del mercato, dopo che Consob lunedì scorso aveva vietato l’immissione di ordini senza limiti di prezzo, visto che già la settimana scorsa il titolo era stato oggetto di acquisti a Piazza Affari. Ma la voglia di prese di beneficio deve aver prevalso, visto che nemmeno una settimana fa la società, che ha riconvertito l’impianto di Rieti nella produzione di celle e moduli dei pannelli solari e che assembla e collauda le memorie in Cina, quotava intorno a 0,2 euro. La società controllata dalla famiglia Mutti, che tra quote rilevanti (oltre il 5% ciascuno per i fratelli Marco e Paolo) e piccoli soci sempre interni alla famiglia detiene quasi il 22% del capitale, ha dichiarato di non essere a conoscenza di motivi che possono aver mosso il titolo. Eems è nata nel 1994 da un’unità operativa di Texas Instruments. Nel 2006 si è quotata alla Borsa di Milano. Nel 2010 il controllo è passato dal fondo Permira alla famiglia Mutti, definiti subito i «cavalieri bianchi». Gli ultimi tre anni sono stati chiusi tutti con risultati netti in perdita. Il 29 agosto Eems annuncerà i risultati del primo semestre.
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Estée Lauder vola, con il ceo italiano
(giu.fer.) La recessione non tocca il lusso e la bellezza. L’ultima conferma arriva dai conti di Estée Lauder, che ha chiuso l’ultimo trimestre (al 30 giugno, che segna anche la fine dell’anno fiscale) con utile netto in salita del 24,6% a 51,2 milioni di dollari, a fronte di 2,25 miliardi di ricavi (+9,2%), mentre il margine operativo ha raggiunto per la prima volta il 14,2%. «Le nostre vendite sono cresciute a un tasso doppio rispetto agli altri brand di prestigio nel resto del mondo, grazie al successo dei nostri prodotti altamente innovativi, la nostra forza nel marketing e un servizio personalizzato», ha spiegato più che soddisfatto il ceo italiano Fabrizio Freda. I risultati record sono legati al forte andamento delle vendite in ogni area geografica, e in particolare negli Stati Uniti, il mercato principale della casa cosmetica, e in Cina. Ma a spingere i conti del gruppo americano che controlla 29 marchi, tra cui Clinique e Mac, oltre alla linea omonima, ha contribuito probabilmente anche la scelta strategica di aumentare gli investimenti in marketing e pubblicità, investimenti finanziati da un contemporaneo taglio dei costi, che continuerà anche in futuro per migliorare ulteriormente la redditività. E il mercato ha festeggiato, facendo volare il titolo di Estée Lauder, ieri in rialzo di circa il 10% a Wall Street.