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 2012  agosto 15 Mercoledì calendario

Rwe, nel piano nuclear-free ci sono 10mila posti in meno – La crisi e il calo dei consumi energetici si fanno sentire sui conti del colosso energetico tedesco Rwe

Rwe, nel piano nuclear-free ci sono 10mila posti in meno – La crisi e il calo dei consumi energetici si fanno sentire sui conti del colosso energetico tedesco Rwe. La società ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con un utile di 1,58 miliardi di euro su un fatturato di 27,09 miliardi deludendo le attese degli analisti. I numeri del colosso energetico tedesco, se confrontati con lo stesso periodo dell’anno scorso, sono stabili. È anche vero tuttavia che la prima metà del 2011 è stata caratterizzata da forti svalutazioni per effetto della decisione del governo tedesco di abbandonare il nucleare dopo il disastro di Fukushima in Giappone. Già la scorsa estate sono stati spenti 8 degli attuali 17 impianti attivi in Germania. Entro il 2022 tutti i reattori attivi in Germania dovranno essere spenti. L’anno scorso Rwe ne ha chiusi due. Ci sono poi gli effetti della crisi e del calo dei consumi energetici. Nel primo trimestre i volumi di vendita di gas ed energia elettrica si sono ridotti del 10,8 e dell’8% rispettivamente. In ogni caso la semestrale mostra un certo miglioramento sul fronte della redditività: il risultato operativo è infatti cresciuto del 9% a 3,6 miliardi di euro mentre l’Ebitda si è attestato a 5 miliardi di euro (+9%). «La situazione tuttavia resta tutt’altro che favorevole» ha detto il numero uno Peter Terium. In carica dal primo di luglio, Terium sta mettendo in atto un difficile piano di riorganizzazione aziendale per fare fronte alla programmata dismissione dal nucleare e incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili per arrivare al 20% entro il 2020. In questo piano si inseriscono anche una serie di misure di contenimento dei costi incentrato su cessioni di attività e riduzione della forza lavoro. Ieri Rwe, che complessivamente impiega 72mila dipendenti, ha annunciato di voler tagliare 2.400 posti, due terzi dei quali nella sola Germania. Tenuto conto del piano già presentato lo scorso autunno, in totale la perdita occupazionale sarà di 10.400 unità da qui a fine 2014, di cui un terzo per dismissioni e il resto con incentivi e prepensionamenti. Il numero uno della società Terium peraltro ha detto che dopo il 2014 ci sarà bisogno di ridurre ulteriormente la voce "costi". La società lo scorso anno ha deciso una serie di misure per rafforzarsi finanziariamente che hanno compreso un aumento di capitale da 2,1 miliardi di euro e il collocamento di bond ibridi per una cifra analoga. In questo contesto si inseriscono poi il taglio degli investimenti, che nei prossimi anni non potranno superare i 5 miliardi di euro annui, ed un piano di cessioni. Tra i disinvestimenti messi in atto, la società segnala, nel comunicato con i risultati, la riduzione della sua quota nella controllata Vse e l’accordo con il comune di Berlino per il 24,95% della Berlinwasser. Nonostante lo scenario difficile, Rwe ha comunque confermato gli obiettivi per il 2012 con un Ebitda vicino al dato 2011 (8,5 miliardi) e un utile netto da operazioni correnti comparabile ai 2,5 miliardi dell’anno scorso. Alla Borsa di Francoforte il titolo ha chiuso con un rialzo di circa mezzo punto percentuale. Da inizio anno la performance è positiva del 15 per cento.