Michele Farina, Corriere della Sera 17/8/2012, 17 agosto 2012
BIRRA CONTRO GELATO ALLA VANIGLIA OBAMA SFIDA L’ASTEMIO ROMNEY
NEW YORK — Quattro anni fa la sua bevanda preferita era il tè aromatizzato (al gusto di mora). Adesso va pazzo per la birra, meglio se artigianale.
Soprattutto in campagna elettorale: i sondaggi dicono che i votanti «indipendenti» della classe media sono forti bevitori di «bionde» (più che i democratici e i repubblicani). E Barack Obama, che ha bisogno del loro appoggio per restare alla Casa Bianca, unisce l’utile al dilettevole. Una birra allunga la presidenza. Anche perché il suo rivale Mitt Romney, mormone, non può bere alcol (per motivi religiosi). Così mentre Mitt va per comizi mangiando gelato alla vaniglia, Obama che odia il gelato (da piccolo ha lavorato in una gelateria e non gli è piaciuto) e non beve caffè in questa estate 2012 passa da una birretta all’altra. Magari alla spina, spillata alla buona dai frigo portatili dentro i bicchieri di plastica trasparente da fiera paesana.
Da oratore a birraio in capo. Per Obama (accusato di non avere il common touch di un Bill Clinton o di un George W. Bush) la birra è un modo per «connettersi» con la gente comune. Oltre che una passione autentica. Con i suoi soldi si è persino comprato un kit di fermentazione per la Casa Bianca. Sotto la guida del fidato cuoco Sam Kass (compagno di golf) ne fa di tre tipi, tutti al miele (prodotto dal giardino della First Lady Michelle). E le porta in giro nei tour, ne parla ai comizi. La chiara, la scura, la White House honey blonde ale. L’altro giorno un tizio in un bar di Knoxville nell’Iowa gli ha chiesto: non è che se ne può assaggiare una? Pronti: Barack ha subito mandato uno dello staff al Ground Force One, il pullman corazzato presidenziale, per prenderne una fresca di frigo.
Un sorso, un voto? Secondo una ricerca di Scarborough Usa, il 35% degli elettori indipendenti in America si fa almeno una birra al mese (il 45% se artigianale) contro il 30% dei democratici e il 27 dei repubblicani. E c’è quella frase proverbiale dei sondaggisti politici, fatta per capire quale tra due candidati piace di più a livello personale: «Con chi berresti più volentieri una birra?».
Se non c’è storia tra il birraio in chief e il rivale astemio, Obama ha trovato però un concorrente più tosto in Paul Ryan, il candidato vicepresidente repubblicano che si vanta di essere cresciuto «a formaggio e salsicce» e al tempo stesso di avere appena l’8% di grassi corporei. L’Obama di quattro anni fa, con le sue barrette proteiche al cioccolato, avrebbe rivaleggiato con Ryan sul terreno della fitness. Quello di oggi preferisce affrontarlo (oltre che sui tagli alla sanità) sul bancone e pure davanti allo stand delle costolette.
Non solo birra. «Caro, hai mangiato il tuo Twinkie?» gli ha chiesto Michelle mercoledì dal palco della Fiera dell’Iowa State. No, niente snack: «Pork chop and beer», braciola di maiale e birrozzo, le ha risposto ridendo il presidente. Solo una scenetta? Il Washington Post scrive che Barack nel suo tour di tre giorni in Iowa «ha discusso soprattutto di energia eolica e siccità» ma la cosa che «è sembrata gasarlo di più era parlare della birra». A chi sospetta che sia una recente passione elettorale per catturare il voto indipendente lo staff ricorda che già nel 2006 nei suoi primi viaggi esplorativi nell’Iowa Obama si mostrava spesso con una bionda in mano. Però non aveva ancora comprato il kit del birraio casalingo.