La Stampa 17/8/2012, 17 agosto 2012
«UNA FATTURA CHE MI HA DAVVERO STUPITO»
In vacanza nella riviera ligure, ieri sera per Ferragosto siamo andati in un ristorante con dehors. Scontata la visita di venditori ambulanti, assolutamente sorprendente la simpatia di uno di loro, ma soprattutto la compilazione e il rilascio di regolare fattura per un oggetto del valore di 3 euro; siamo rimasti assolutamente spiazzati (con me c’erano 2 spagnoli attoniti a loro volta) da quella che abbiamo preso come un’esagerazione da un lato, ma una lezione di civiltà e educazione fiscale dall’altro. Non so se sia merito del governo della «spending review», dei controlli fiscali a tappeto (veri o minacciati) o dell’iniziativa del singolo venditore, ma sicuramente non si può far altro che plaudire il gesto e sperare che il futuro del nostro Paese sia anche nelle mani di simili cittadini (probabilmente costui non lo era, mentre tutti quelli pescati al confine svizzero coi soldi nascosti nei doppifondi certamente sì).