Luca Fornovo, La Stampa 17/8/2012, 17 agosto 2012
LA STANGATA D’AGOSTO BENZINA A QUOTA 2 EURO
Ormai costa più di un chilo di pasta e ha superato del 50% il prezzo del latte. La corsa della benzina non conosce sosta soprattutto ad agosto, il mese preferito per fare le vacanze, e ormai sfiora i 2 euro al litro in autostrada. Ma questa soglia psicologica è già stata superata ad Ischia, dove la verde è salita al prezzo record di 2,019 euro.
Ferragosto è appena trascorso ed ecco una nuova doccia fredda per molti italiani alle prese con un’estate di austerity: il Codacons, un’associazione dei consumatori, avverte come oggi l’automobilista debba sborsare quasi 20 euro in più, rispetto al 16 agosto 2011, per riempire il serbatoio. Il prezzo della benzina al litro sull’autostrada ha raggiunto l’1,98 euro, «una vera e propria sciagura» per gli italiani in partenza per le vacanze e per quelli che ormai sono già sulla via del rientro.
Una stangata che il Codacons «stima attualmente in 560 milioni di euro. Ma la cui entità si aggrava di giorno in giorno», con «effetti dirompenti» per famiglie ed economia, secondo Adusbef e Federconsumatori, che chiedono lo «stop delle tassazioni, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione dell’intera filiera petrolifera». In dettaglio le variazioni, secondo i consumatori, sono, rispetto ad agosto 2011, per la benzina 30 centesimi in più (con punte che arrivano a 1,93 al litro); per il gasolio 32 centesimi in più (con punte di 1,80 litro). Secondo Adusbef e Federconsumatori i costi diretti in più per i pieni sarà di 378 euro all’anno. A ciò, proseguono le associazioni dei consumatori, «si devono aggiungere le spese indirette per l’inevitabile aumenti dei prezzi e delle tariffe causati da maggiori costi trasporto. Queste incideranno per 295 euro su base annua. In tutto la stangata a famiglia sarà di 673 euro».
Contro il caro-benzina è scesa ieri in campo anche la Coldiretti che calcola come ormai il costo di un litro di benzina valga quanto un chilo di pesche, e poco meno di tre chili di cocomero. «È una situazione insostenibile - avverte l’associazione degli agricoltori - che mette a rischio la ripresa dell’economia in un Paese in cui l’88% delle merci viaggia su strada».
L’organizzazione ricorda come l’intero sistema agroalimentare (produzione, trasformazione e distribuzione) subisca gli effetti dell’aumento dei costi energetici, dove si stima che i prezzi di trasporto e della logistica siano circa un terzo del totale.
E ricorda come le imprese agricole stiano consumando grandi quantità di gasolio per garantire l’irrigazione nei campi e salvare le coltivazioni dalla siccità. Al danno del caro-benzina per gli automobilisti si è aggiunta poi la beffa, o meglio la truffa organizzata da numerosi distributori che annacquano i carburanti o truccano le pompe. La Guardia di Finanza ha riscontrato finora il 15% di irregolarità in tutta Italia.
Ma i controlli a tappeto proseguono: ieri le Fiamme gialle hanno multato numerosi i distributori della provincia di Frosinone, sempre per illeciti sul commercio dei carburanti.