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 2012  agosto 15 Mercoledì calendario

COMPENDIO STORICO DELLA MISTICA CITTA’ DI DIO, O’SIA VITA DI MARIA VERGINE DETTATA DA NOSTRA SIGNORA ALLA VENERABILE MADRE MARIA DI GIESU’ ABBADESSA NEL CONVENTO DELL’IMMACOLATA CONCETTIONE NELLA VILLA DI AGREDA..... 1693


Prezzo: 1700.00 €

Autore:MARIA DE AGREDA
Soggetto:MANOSCRITTI - ESOTERISMO - RELIGIONE MARIANA.
Tipologia: Libri antichi
Libreria: Studio Bibliografico Bosio Giovanni - Italy
Valutazione libreria: Icona Stella5
Note: In folio (cm 19,5 x 25), legatura mezza pergamena, cc (1), pp 544, (1) c b, vergate in nitida leggibile grafia, su venti righe per pagina, didascalie coeve di altra mano nei margini laterali, esemplare in buone condizioni, carta forte, pagine uniformemente brunite, sporadiche ingialliture e macchie, più accentuate alle prime 20 cc. Il frontespizio presenta antica integrazione di carta di cm 6,5 di altezza, al margine superiore. Il titolo recita: "Compendio Istorico della Mistica Città di Dio, o’sia vita di Maria Vergine dettata da Nostra Signora alla Venerabile Madre Maria di Giesù Abbadessa nel Convento dell’Immacolata Concettione nella Villa di Agreda. Compendiata et tradotta dalla lingua spagnuola in lingua Itagliana (sic) da un Religioso della Compagnia di Giesù l’anno 1693." In calce al titolo, le firme di "D. Eletta Tana Canon. Leteran.se" e Pietro Francesco Bosio di Dogliani, in grafie coeve alla data indicata, la seconda pare firma di possesso, vergata da mano diversa dal resto del ms. La struttura consiste in tre Parti sulla Vita della Madonna, precedute da un’ "Introduttione o’sia Prologo" di Eletta Tana, e seguite da un capitolo di "Consigli dottrinali". Compendio della "Mistica Città di Dio" della francescana scalza Maria d’Agreda (1602-1665), dotata di speciali carismi, estasi, visioni, bilocazioni; l’opera, stampata per la prima volta a Madrid presso la Tipografia Reale, (prima traduzione italiana, Palermo 1703), fu messa all’Index nel 1681 per decreto di Innocenzo XI; le università spagnole ne dichiararono nazionalisticamente la liceità, ma la Sorbona, nella Francia lacerata dai dissidi dotrinali con la Chiesa di Roma, la condannò, per il dogma dell’Immacolata fulcro del libro, e contro il riverberare della Scolastica di Duns Scoto, parte integrante delle dottrine dell’Agreda. Solo dopo 17 anni dalla morte dell’A. e 57 sessioni dell’Inquisizione venne dichiarata la sua ortodossia, peraltro costantemente messa in dubbio dai detrattori che da ogni lato continuarono ad avversarla, riscontrando nel testo numerose concezioni eretiche, pelagiane, nestoriane, calviniste, luterane. Nel 1713 fu nuovamente condannata, e la causa di beatificazione, intrapresa subito dopo la morte dell’A., si arrestò al grado di "Venerabile". La redattrice del nostro ms definisce la Madre D’Agreda superiore ai "Maestri ben addottrinati.. in ogni genere di scienze naturali" (evidente allusione alla Filosofia naturale), e accosta la"Mistica Città" al "Corpus Dionysiacum", compendio esoterico attribuito al misterioso Dionigi l’Aeropagita. Nella Prima Parte del ms viene ripercorsa la Genesi della Creazione, e introdotta fin dal primo momento la presenza antagonistica di Lucifero e dei demoni, costante in tutta l’opera,; l’A. descrive con circonlocuzioni allusive la Concezione Immacolata, confronta i tempi e i modi, attraverso le nozioni mediche note all’epoca, della trasformazione da embrione a feto, con evoluzione più rapida nel caso unico della Vergine. Analogamente, si sofferma sulla nascita di Cristo, momento in cui il feto non priva la madre partoriente della verginità e non è avvolto nell’amnio: "non divise il claustro virginale... e non era involto in quella tunica, che chiamano secondina, con la quale nascono gli altri fanciulli." L’opera è fittamente intessuta di digressioni su particolari simbolici quali abbigliamento e ornamenti, di riferimenti numerologici, i primi "Concili" degli Apostoli, le devianze dottrinali, le apparenti contraddizioni tra Antico e Nuovo Testamento. Un messaggio lanciato "attraverso la cortina delle figure,enigmi e metafore", come avverte la Canonichessa Lateranense.