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 2012  agosto 10 Venerdì calendario

STIPENDIO D’ORO? A VOLTE È GIUSTO


Nei giorni scorsi, Vittorio Colao ha stupito la City e i banchieri centrali convenuti a Londra al meeting organizzato dal governo inglese. La ragione dello stupore è l’elevatissimo consenso, pari al 96,4% del capitale votante, che l’assemblea di Vodafone ha riservato al suo compenso, 14 milioni di sterline secondo la stampa anglosassone. In precedenza, le assemblee degli azionisti delle grandi banche britanniche avevano bocciato le alte remunerazioni e si era parlato di un movimento degli investitori e dei risparmiatori contro i manager.
Colao, 50 anni, ricopre la carica di chief executive officer di Vodafone. Insomma, è il capo della più importante compagnia di telecomunicazioni d’Europa, presente peraltro in 70 Paesi. Perché a lui hanno detto di sì e ad altri di no? La prima ragione sta nei risultati. L’anno scorso Vodafone ha versato ai soci, tra dividendi e riacquisti di azioni, 10,2 miliardi di sterline. Vodafone paga un ottavo del monte dividendi dell’intera Borsa di Londra. Negli ultimi anni le quotazioni del titolo sono state sempre nettamente superiori alla media della concorrenza. La seconda ragione sta in una promessa di Colao. Il compenso approvato, che equivale a quasi 18 milioni di euro, si compone di un milione di sterline di salario, uno di bonus legato a obiettivi sempre più elevati, 11 milioni in azioni Vodafone a valere sui 3 anni precedenti e un ultimo milione di dividendi rinvenienti dalle azioni. Colao ha potuto vendere metà delle azioni per pagare le tasse. Il resto, ha promesso, lo terrà finché resterà in Vodafone. Legare il proprio portafoglio ai destini dell’azienda è piaciuto.
In una logica aziendale, due osservazioni: a) darebbe più garanzie l’obbligo di tenere le azioni per parecchi anni oltre il mandato, ancorché il beneficiario rischi di pagare gli errori o le sfortune del successore; b) premi così concepiti possono sconsigliare l’assunzione di rischi, cosa buona in una utility come Vodafone, meno in aziende di altro tipo.

Lo spirito del tempo. In una logica più generale, ci si chiede comunque se certe somme siano sensate. Al Daily Telegraph Colao ha detto che la risposta va trovata volta a volta nel rapporto tra l’interesse delle aziende e il sentimento della gente. Lo spirito del tempo, del resto, varia da Paese a Paese. A Londra il conservatore Cameron vuole ridurre l’aliquota massima personale sotto il 51% fissato dal predecessore laburista. A Parigi il socialista Hollande vuole elevare al 75% l’imposta sui redditi oltre il milione di euro.