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 2012  agosto 10 Venerdì calendario

I tedeschi esportano pure meduse Inventata, e brevettata, anche una sorta di incubatrice– Come meravigliarsi del made in Germany, se i tedeschi riescono a esportare perfino le meduse? Non si conosce il fatturato di questo particolarissimo settore, ma che importa? Dimostra ancora una volta il talento dei prussiani: a Berlino non ci sarà il mare, il Baltico è lontano centinaia di chilometri, eppure la capitale ospita il più grande allevamento di «quallen», questo il nome degli esseri incubo dei bagnanti (Medusen è riservato alle creature della mitologia), che vengono esportati anche in Italia, in Francia, in Portogallo e in Spagna

I tedeschi esportano pure meduse Inventata, e brevettata, anche una sorta di incubatrice– Come meravigliarsi del made in Germany, se i tedeschi riescono a esportare perfino le meduse? Non si conosce il fatturato di questo particolarissimo settore, ma che importa? Dimostra ancora una volta il talento dei prussiani: a Berlino non ci sarà il mare, il Baltico è lontano centinaia di chilometri, eppure la capitale ospita il più grande allevamento di «quallen», questo il nome degli esseri incubo dei bagnanti (Medusen è riservato alle creature della mitologia), che vengono esportati anche in Italia, in Francia, in Portogallo e in Spagna. L’Aquarium, nella parte occidentale della città, l’anno prossimo festeggerà il secolo di vita (ma ne esisteva uno già a metà dell’Ottocento sulla Unter den Linden, a Est) ed è il più grande della Germania. Completamente distrutto dalle bombe durante l’ultima guerra, riaprì negli anni 50 ed è stato completamente rinnovato tra il 1978 e il 1983, specializzandosi nell’allevamento, di pesci ovviamente, ma anche di molluschi, coralli, polpi e perfino di meduse, cosa niente affatto facile e che richiede una cura molto particolare. La tecnologia da sola non basta, si vanta giustamente il direttore Rainer Kaiser, 53 anni, serve anche una speciale sensibilità, una sorta di sesto senso da parte degli specialisti. Infatti, ogni anno giungono colleghi da ogni parte del mondo per scoprire il segreto dei berlinesi e, se possibile, tentare di imitarlo. Kaiser ha iniziato l’allevamento delle meduse 25 anni fa, con i tipi più comuni e meno delicati. Le vasche contengono 22 tipi di meduse, più di quante ne vivano nel Mediterraneo, nel Mare del Nord e nel Baltico, alcune grandi pochi millimetri e altre con un diametro fino a 20 centimetri. Ogni tipo richiede un tipo d’acqua marina differente (a Berlino viene prodotta in laboratorio), e temperature diverse. Alcune sopravvivono se non si superano i 13 gradi, altre muoiono al di sotto dei 23°. Anche se sono molto «timide», alcune meduse possono essere nutrite solo a mano, ma evitando un contatto diretto che potrebbe ucciderle. Tutti i bagnanti prima o poi fanno conoscenza con i tentacoli urticanti delle quallen, ma a Berlino avevano cominciato a esporre anche alcune specie dei mari tropicali il cui veleno può avere un esito letale. Per la fortuna dei guardiani dell’Aquarium, il loro allevamento si è rivelato impossibile e si è rinunciato alle meduse killer. Per il 90% composte d’acqua, le meduse sono estremamente delicate e si deve evitare che entrino in contatto con le pareti di cristallo dell’acquario, per prevenire lesioni mortali. L’acqua viene dunque mossa da continue e tenui correnti che tengono le meduse al centro della vasca. Un filtro speciale elimina le bolle d’aria che potrebbero ferire le quallen. Herr Kaiser è orgoglioso di aver costruito uno speciale cilindro, lungo tre metri, dove far crescere le meduse allo stadio iniziale, uno strumento appena brevettato e già ordinato da una ventina di acquari in tutto il mondo. Il prezzo d’ingresso all’Aquarium non è a buon mercato, 20 euro insieme alla visita allo zoo, 50 euro per padre e madre e tutti i figli fino a 15 anni, ma alla cassa in questo periodo di vacanze c’è la coda. Sarà merito anche delle meduse prussiane, bellissime e inoffensive al di là del cristallo, anche se poco mitologiche.