Giuseppina Manin, Corriere della Sera 7/8/2012, 7 agosto 2012
Una mattina di gennaio del 1948 Roberto Rossellini salutò Anna Magnani, sua gelosa amante: «Esco, vado a portare a spasso i cagnolini»
Una mattina di gennaio del 1948 Roberto Rossellini salutò Anna Magnani, sua gelosa amante: «Esco, vado a portare a spasso i cagnolini». Infilò la porta della stanza d’albergo dove avevano appena passato la notte e sparì. Lasciò i cani al portiere e volò a New York per andare a offrire il ruolo di protagonista del film Stromboli, pensato per la Magnani, alla diva di cui s’era innamorato: Ingrid Bergman. Quando seppe, l’attrice italiana pensò di vendicarsi mettendo in piedi un altro film dal titolo Vulcano, da girarsi nello stesso periodo e quasi nello stesso luogo dell’altro, alle Eolie. Durante la lavorazione, la Magnani non faceva che lanciare maledizioni contro l’isola dirimpettaia e a un certo punto a Stromboli il vulcano eruttò bloccando le riprese. La sera della prima di Vulcano, invece, andò a fuoco il proiettore. I film furono due flop.