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 2012  settembre 10 Lunedì calendario

La leggenda dei fenomeni solitari – Adesso le leggende di questa Olimpiade sono due. La prima l’ha firmata il guerriero masai David Rudisha, elegante, regale, gentile, composto negli 800 metri, stabilendo un primato mondiale stratosferico, 1’40”91 proprio davanti a Lord Coe, che di questa specialità è un esperto

La leggenda dei fenomeni solitari – Adesso le leggende di questa Olimpiade sono due. La prima l’ha firmata il guerriero masai David Rudisha, elegante, regale, gentile, composto negli 800 metri, stabilendo un primato mondiale stratosferico, 1’40”91 proprio davanti a Lord Coe, che di questa specialità è un esperto. L’altra, annunciata, del simpatico istrione Usain Bolt, che ha offerto un grande spettacolo nonostante la fatica. Nessuno aveva mai centrato la doppietta 100-200 in due Olimpiadi successive, neppure Carl Lewis. Nella curva è stato impressionante, poi è entrato in riserva di benzina e con il mestiere ha dato una lezione al compagno: Yohan Blake, il gattone. Bolt per metà gara è stato a livello di nuovo primato del mondo. Come Rudisha è stato in testa dal primo metro all’ultimo, non ha lasciato spazio alle illusioni degli avversari. Questi due fuoriclasse hanno dei punti in comune. Sono entrambi molto corretti, educati e rispettosi degli avversari e del pubblico. Non hanno mai avuto un gesto arrogante. Sono più alti della media, quindi sviluppano falcate morbide, belle a vedersi, e hanno in comune la specialità di partenza in giovane età: i 400, che adesso evitano accuratamente. E hanno lo stesso tipo di idiosincrasia per la distanza superiore a quella che praticano: Usain non vuole sentire parlare di allungare la volata fino ai 400, mentre David rimanda sempre l’idea di provare seriamente i 1500. Non hanno bisogno di stimoli particolari per esprimersi in pista. Fanno sempre tutto da soli. David non ha bisogno di gregari ed é una rarità questo fai da te. Usain è esuberante, si carica in mezzo alla gente, non può vivere in solitudine, perché l’attenzione e la passione della gente lo alimenta. David è un masai, un guerriero, e deve mantenere un tono, l’educazione che ha ricevuto gli impone la moderazione. Esprime la gioia con un lampo negli occhi.