Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 09 Giovedì calendario

DA GOLDMAN SACHS I «BOB DYLAN BOND» PER 300 MILIONI

Bob Dylan una delle voci della protesta musicale degli anni 60, torna a fare parlare di sé e non solo per i tour revival che sta tenendo in giro per il mondo. Le banche americane lo stanno corteggiando, più precisamente stanno corteggiando la casa discografica proprietaria dei diritti delle sue canzoni, la Sesac Inc di Nashville (Tennessee).
Alla ricerca di finanziamenti, i produttori che annoverano nel loro book cantanti del calibro di Neil Diamond, la rock band canadese Rush e la cantante jazz Cassandra Wilson hanno ricevuto l’offerta della Goldman Sachs di collocare un’obbligazione da 300 milioni di dollari, scadenza cinque anni sfruttanto l’onda lunga dei rendimenti ai minimi storici. Il collaterale di questi bond sarà rappresentato appunto dai diritti sulle canzoni di "Mr Tambourin", un deal inusuale anche per questo mercato che deve rassicurare gli investitori che faticano a trovare forme di investimento dove parcheggiare la liquidità. Standard & Poor’s ha assegnato alla Sesac il rating investment grade tripla B-, un gradino sopra quello junk. Il bond collocato come private placement potrà essere sottoscritto soltanto da investitori istituzionali.
L’obbligazione ha iniziato il collocamento nei giorni scorsi, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, per terminare a fine settimana. All’inizio dell’anno, la Goldman Sachs era stata advisor della Sesac per un eventuale merger che al momento non è stato perfezionato. Il rendimento a cui è stato offerto il bond a cinque anni è di circa 5,25% che si confronta con lo 0,7% dei titoli di Stato americani di identica scadenza.
Un terzo delle risorse raccolte sul mercato servirà a pagare i dividendi dei soci della Sesac tra cui la banca di investimento Allen & Co. e l’hedge fund Och-Ziff Capital Management e per riequilibrare il bilancio della casa discografica, fortemente indebitata. Non è la prima volta che l’industria musicale utilizza il mercato obbligazionario per finanziarsi: nel 1997 toccò a David Bowie con i "Bowie bond" per 55 milioni di dollari.
La banca americana Goldman Sachs si sta dimostrando essere la più creativa nell’utilizzare le leve finanziarie: la scorsa settimana ha lanciato il primo social impact bond, le obbligazioni che serviranno a finanziare i servizi sociali facendo risparmiare soldi alle amministrazioni. Il deal è rivolto ai programmi di reinserimento di carcerati di Rikers Island a New York, per un ammontare complessivo di 9,6 milioni di dollari. Il piano è stato messo a punti insieme al sindaco di Manhattan, Michael Bloomberg: le risorse raccolte serviranno a ripagare la struttura pubblica che si occuperò del programma di reinserimento. Goldman Sachs sarà ripagata interamente dei 9,6 milioni di dollari se il tasso di recidività si ridurrà sotto la soglia critica del 10 per cento. Se al contrario questa soglia non scenderà, la banca perderà 2,4 milioni di dollari.
L’emissione di bond con sottostanti garanzie collateriali estrose è la novità di quest’anno negli Usa: a marzo Domino’s Pizza ha collocato 1,5 miliardi di dollari con sottostante i contratti in franchise, mentre la Miramax Film ha raccolto 550 milioni di dollari dando a garanzia le licenze di distribuzione di film come Pulp Fiction.