Roberto Giardina, ItaliaOggi 7/8/2012, 7 agosto 2012
LA BUROCRAZIA TEDESCA DIVORATUTTO
Qual è la formula chimica dell’amore? Non è una domanda che si pongono i filosofi o i poeti. In Germania si beve sempre meno birra, e un produttore ha avuto un’idea che giudicava semplice e poetica: sull’etichetta sul davanti delle bottiglie ha scritto solo «Bier», e dietro, sulla lista degli ingredienti obbligatoria per legge, oltre ai consueti malto, luppolo, lievito, acqua, ha aggiunto «Liebe».
Questa è una birra prodotta con amore. I burocrati non l’hanno consentito. Che cos’è l’amore, qual è la sua composizione chimica? Impossibile dare una risposta, e la birra è stata provvisoriamente tolta dal mercato, come se Liebe fosse una sostanza ignota, forse pericolosa per i consumatori.
Il colpevole è Stephan Alutis, 28 anni, che nel 2009 ha creato la ditta «Waren des täglichen Bedarfs», prodotti di uso quotidiano, con lo scopo di combattere l’inquinamento visivo da eccessiva pubblicità. «Voglio ridurre le etichette a un formato minimalistico, senza le consuete foto, disegni e slogan roboanti», spiega. I controllori burocratici hanno accertato che la sua birra in effetti «è ottima, priva di controindicazioni», e che non c’è alcun elemento che ne possa sconsigliare il consumo, tranne quell’ingrediente che sfugge a ogni formula conosciuta e certificabile, e quindi viola il paragrafo 5 della legge sul commercio dei generi alimentari.
Forse perché pesa ancora il passato della Germania comunista, i burocrati berlinesi, soprattutto nei quartieri orientali, si dimostrano troppo attenti, con la smania di vietare tutto quello che non è espressamente consentito. Non solo la birra a base d’amore. Hanno proibito che i cittadini volontariamente piantino alberi e fiori nelle aiuole sotto casa, perché «l’operazione andrebbe condotta osservando le regole imposte per i giardini pubblici». Peccato che non esista alcun documento pubblico in cui siano indicate. E l’autunno scorso, nella Falckensteinstrasse hanno vietato che fosse installato un «Givebox», un recipiente in cui gli abitanti potevano depositare gli oggetti di cui si volevano liberare, e che i vicini potevano prendere gratis se ne avevano bisogno. Un robivecchi del libero scambio. Il Givebox era una trovata sconosciuta all’ordinamento comunale.
Il regolamento da osservare per aprire un Kindergarten privato è spesso quanto il romanzo Via con il vento. Ogni particolare è indicato minuziosamente: quanto devono essere alti i wc per i bambini, e a che distanza devono essere installati dalle toilette degli adulti, e quanti mq per ogni piccolo dovranno essere garantiti in ogni ambiente. Misure anche ragionevoli e, quel che forse più conta, una volta che i controllori abbiano misurato l’asilo, il permesso arriva in breve tempo.
I berlinesi ritengono che la loro burocrazia sia intollerabile, io come ospite straniero sono più tollerante. Spinto dalle critiche, il senatore berlinese Michael Müller ha spedito trenta dei suoi collaboratori a fare pratica all’estero, per vedere come si comportano i colleghi a Helsinki, Varsavia, Parigi e Vienna. L’operazione costerà 60 mila euro. Forse potranno controllare se i francesi usano l’«amour» per la loro birra, ma per fortuna Herr Müller non ha pensato di mandarli in Italia, paese dell’amore e patria della burocrazia.