Maria Vittoria Giannotti, la Stampa 8/8/2012, 8 agosto 2012
IL TESORETTO DEL FINTO CIECO MEZZO MILIONE IN 30 ANNI
Era cieco, ma solo quando, una volta al mese, doveva ritirare la pensione da duemila euro. Tutti gli altri giorni, invece, ci vedeva piuttosto bene. Tanto che andava a fare colazione al bar e si concedeva lunghe passeggiate senza bisogno di alcun bastone.
I militari della Guardia di Finanza lo hanno pedinato a lungo. E, armati di telecamera, lo hanno immortalato mentre usciva dai negozi, dopo aver fatto shopping. Oppure attraversava la strada, camminando senza troppa difficoltà tra le macchine. Ora, per un sessantenne di Pontedera, nel Pisano, la pacchia potrebbe essere finita. È stato denunciato per truffa ai danni dello Stato e rischia di dover restituire una somma considerevole: più di mezzo milione di euro.
L’incredibile storia, con risvolti da commedia all’italiana, è cominciata molto tempo fa, quando il presunto invalido, durante il servizio militare, aveva contratto una patologia che – sosteneva - lo aveva privato del prezioso bene della vista. Ai medici che lo avevano visitato all’epoca, aveva spiegato di essere ormai condannato a una cecità assoluta che gli consentiva di poter scorgere soltanto l’ombra della propria mano. Dopo una lunga trafila di visite, era arrivata la certificazione che gli aveva permesso di vedersi riconosciuta la causa di servizio.
Così, per trent’anni, ogni mese, ha riscosso una pensione privilegiata di duemila euro che lo ha messo al riparo da qualsiasi preoccupazione economica. Sempre grazie alla sua invalidità, era anche riuscito a trovare una sistemazione: alla fine degli anni Settanta era stato assunto in un’amministrazione pubblica. Un bel giorno però, in quel paesone che è Pontedera – dove il sessantenne viveva, insieme alla moglie - la sua indipendenza nei movimenti deve aver dato nell’occhio. Tanto che qualcuno ha inviato una segnalazione anonima al 117. Le Fiamme Gialle hanno cominciato un pedinamento serrato, che è andato avanti per settimane. I sospetti hanno trovato conferma in quelle passeggiate solitarie in mezzo al traffico, un lusso che pochi non vedenti si possono permettere. Le telecamere hanno filmato, impietose, i suoi movimenti e l’impressione, guardando quei video, è quella di trovarsi davanti a una persona assolutamente normale.
Eccolo aggirarsi tra le bancarelle del mercato, mentre osserva con interesse la merce esposta. Ed eccolo ancora, ripreso di spalle, mentre percorre una strada del centro, con le mani in tasca e l’andatura tutt’altro che incerta. E infine un’altra passeggiata sul marciapiede, a fianco di una mamma che spinge un passeggino. Nessun accompagnatore nei paraggi, neppure l’ombra di un cane guida. Qualche giorno fa, il falso invalido si è visto – è proprio il caso di dirlo – recapitare un avviso di garanzia ed è stato convocato in Procura a Pisa: gli inquirenti lo hanno già sentito, presto potrebbe essere sottoposto a una perizia.
Nei suoi confronti è stato anche disposto il sequestro di alcuni beni, a titolo preventivo. Ora l’indagine potrebbe allargarsi per individuare eventuali responsabilità da parte dei medici che hanno certificato l’invalidità. Ma almeno per il momento, la Procura di Pisa, non ha disposto accertamenti in questo senso.