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 2012  agosto 05 Domenica calendario

IL FASCINO PARIGINO DI «PROFILING»

Da quando nuove tecniche di indagine si sono imposte nella prassi investigativa, la fiction televisiva ha rincorso l’attualità, affrettandosi ad aggiornare il tradizionale poliziesco per raccontare in modo più o meno realistico nuovi metodi e figure professionali. Un primo grande filone di racconto è nato dalla crescente importanza delle prove raccolte sulla scena del crimine e analizzate dalla polizia scientifica: CSI, RIS e altri telefilm hanno costruito una nuova anatomia del crimine e ci hanno fatto capire come ogni dettaglio, anche il più minuto, parli del delitto. Il secondo filone invece arriva dal sempre più frequente ricorso a figure esperte in psicologia criminale, capaci di supportare le indagini delineando il profilo psicologico dei killer, suggerendo motivazioni e intenti dei ricercati.
Nelle compagnie di giro italiane della tv del dolore non può ormai mancare la figura del criminologo, ma non è certo quello il posto dove possiamo meglio ammirare questa figura al lavoro. Su Fox Crime è in onda la terza stagione di «Profiling», una serie francese che cerca di tenere il passo con lo stile dei telefilm americani (Sky, venerdì, ore 21.00). Chloe è una giovane psicologa alquanto stralunata ma molto abile nel suo lavoro: ha un passato difficile e viene «adottata» da un commissariato di polizia parigino per collaborare alle indagini tratteggiando un possibile profilo dei killer, entrando nella loro mente per indovinarne le mosse. Ma cosa succede quando è il suo mentore, il capo dello staff di polizia a essere sospettato di un delitto? La serie ha studiato la lezione del capostipite del genere «Criminal Minds», che però resta molto superiore nella descrizione scientifica della figura del criminologo. In «Profiling» le soluzioni narrative sono inevitabilmente più prevedibili, l’atmosfera meno tesa. Resta il fascino dell’ambientazione parigina e la simpatia della protagonista.
Aldo Grasso