VARIE 8/8/2012, 8 agosto 2012
APPUNTI PER GAZZETTA - INCENDI IN ITALIA
CORRIERE.IT
Brucia l’Italia, dalla Toscana in giù. Capitale compresa. A Roma le squadre della protezione civile del Campidoglio e le unità del volontariato stanno lavorando sin dalle prime ore del mattino per spegnere le fiamme a Torrevecchia e Monte Sano, dopo l’ondata di roghi di settimana scorsa.
UNA VITTIMA - Un pensionato di 87 anni è morto in un incendio che ha distrutto parte di un bosco nelle montagne parmensi. Il rogo ha interessato un’area vicino dell’abitato di Zerla, comune di Albareto, zona del passo del Cento Croci. Secondo una prima ricostruzione, stava bruciando sterpaglie quando, per il vento, le fiamme si sono propagate. Il pensionato ha cercato di fermarle, ma è stato soffocato dal fumo. L’incendio era ancora in corso ma i Vigili del Fuoco l’avevano arginato. A Loiano invece in provincia di Bologna, in un incendio di sterpaglie nei pressi di casa da lui stesso appiccato, ha perso la vita un altro pensionato di 88 anni. L’uomo, causa il fumo, potrebbe aver perso i sensi finendo così tra le sterpaglie in fiamme: in quel momento si trovava solo, in quanto il fratello si era allontanato per fare legna. Inutili i soccorsi dei vigili del fuoco e dei carabinieri
ORIGINE DOLOSA? - Intanto brucia anche il Parco di San Rossore. I vigili del fuoco di Pisa insieme a squadre di volontari stanno provando a domare le fiamme divampate in mattinata nella pineta della Bufalina a Migliarino Pisano, area boschiva che si trova all’interno dei confini del parco, una delle aree verdi più importanti d’Italia. Ed è ancora presto per dire quanto sia esteso il rogo e neppure quale sia l’origine, divampate in un’area scarsamente frequentata dalle persone. Solo in Toscana dall’inizio dell’anno si sono registrati 494 incendi boschivi, che hanno interessato 1.747 ettari di territorio. Più a Sud i Canadair sono in volo sopra i boschi al confine tra i comuni di Monte Sant’Angelo e Mattinata (Foggia), mentre numerosi roghi si sono sviluppati anche oggi a Messina e provincia. Paura nella notte a Serrara Fontana (Ischia), infine, per un incendio che ha lambito alcune abitazioni, case che i vigili del fuoco e la polizia di stato hanno fatto evacuare per alcune ore.
INDAGINI PER LA RISERVA DELLO ZINGARO - E nonostante le fiamme siano state spente nella riserva naturale dello Zingaro, non si fermano le polemiche. L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Alessandro Aricò, ha fatto un sopralluogo nella riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani. «Porterò all’ordine del giorno della prossima giunta di governo - ha detto Aricò - la proclamazione dello stato di calamità per le zone della Sicilia, in particolare del Trapanese e del Palermitano, colpite dall’emergenza incendi». Aricò è fiducioso, però, riguardo «una possibile riapertura anche parziale dell’area protetta». Su questo rogo che ha devastato una delle perle naturalistiche più importanti dell’isola, la Procura di Trapani ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui si ipotizza il reato di incendio doloso boschivo.
BOSCHI IN FUMO - Solo nella giornata di martedì stati 158 gli incendi boschivi divampati ieri in tutta Italia che hanno impegnato i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. Campania e Lazio sono state le regioni più colpite dalla fiamme, rispettivamente con 50 e 23 roghi. Seguono la Puglia con 13, la Sicilia con 12 incendi, la Calabria con 11 e la Toscana con 12. Le province più colpite dalle fiamme sono Salerno con 17 roghi, Benevento e Caserta con 9, Avellino e Napoli con 8, Roma e Messina con 7 roghi. Numerosi gli interventi aerei. Il tutto mentre parte l’emergenza siccità, con i laghi al minimo storico. A tracciare il quadro della situazione è Anna Luise, ricercatrice dell’Ispra che spiega come «anche regioni come il Molise, l’Emilia Romagna, il Veneto ma anche Piemonte e Toscana stiano dando segnali negativi nel rapporto tra i terreni che non riescono ad essere più produttivi e la carenza idrica. La Toscana centrale, ad esempio, sia per l’Arno che per il Lago di Bilancino, è sotto di 20 milioni di metri cubi sulla media storica. Le risorse idriche locali (falde, torrenti, pozzi) dopo una breve parentesi dovuta alle piogge tra i mesi di aprile e maggio, sono tornate al minimo o secche, e continua l’allerta per il periodo più caldo dell’anno. In Veneto, invece, sale la conta dei danni subiti dalle aziende agricole a causa della siccità. La stima secondo Cia Veneto oscilla tra i 250 e i 300 milioni di euro e le situazioni più gravi riguardano i seminativi come il mais e la soia e le barbabietole. In Emilia Romagna, sempre la Cia prevede perdite di produzione dal 30 al 60%.
la prevenzione incendi (1,4 miliardi) per le PMI
LOMBARDO: Valga l’esempio dei forestali che oltre a svolgere attività stagionale sono impegnati nella difesa dagli incendi del nostro significativo patrimonio boschivo, costituito da circa 250.000 ettari. Solo il fattore umano presente a guardia dei boschi ha dato in questi anni buoni risultati contro piromani e distratti di tutte le età. Converrà certamente nel considerare che né il Trentino né il Molise devono sopportare il rischio incendi della Sicilia. Tutto ciò è suffragato da dati e studi facilmente disponibili. (lettera a Belpietro di Lombardo)
DAL CORRIERE DEL 7 AGOSTO - LA DISTRUZIONE DELLO ZINGARO
SAN VITO LO CAPO (Trapani) — Non hanno saputo proteggere e salvare il gioiello più prezioso dell’isola, la riserva dello Zingaro, trenta chilometri di macchia mediterranea con baie mozzafiato. Tutto avvolto nel fuoco. Da Scopello a San Vito Lo Capo. Fino all’unico villaggio turistico confinante con la riserva, Calampiso, 900 turisti in fuga verso le case di San Vito dove il sindaco Matteo Rizzo si danna per lo scempio di piromani aiutati da temperature torride e attacca la Protezione civile per non aver fatto intervenire Canadair o altri mezzi aerei: «Siamo rimasti soli e l’incendio si è spento solo quando non c’era più nulla da bruciare».
Ecco esplodere i veleni mentre le fiamme divampano in ogni angolo dell’isola, come a Castronovo di Sicilia dove è morto un coraggioso dipendente della Forestale, Francesco Pizzuto, come a Librizzi, in provincia di Messina, dove un operaio forestale, Luigi Truglio, ieri ha rischiato la stessa fine precipitando in un burrone, come sotto l’Etna, nelle campagne di Linguaglossa, dove 33 piccoli scout dell’Agesci sono stati miracolosamente salvati in un rifugio minacciato dal fuoco, come a Palermo dove bruciano rifiuti e polemiche sul disastro «doloso e criminale» della discarica di Bellolampo.
Ecco esplodere i veleni anche su quanto non sarebbe stato fatto per proteggere lo Zingaro, a metà strada fra Palermo e Trapani. Una escursione obbligata, lungo i sentieri della più antica riserva dell’isola, per i ventimila turisti che in agosto raggiungono alberghi, pensioni e case di San Vito, forse la più bella perla del Mediterraneo, mare caraibico, spiaggia dorata, «un’amministrazione sempre più attenta», fiero e furioso com’è il sindaco Rizzo, pronto a redarguire «chi non alza un dito e non risponde agli appelli, alle richieste di aiuto».
Un’accusa pesante in una regione con 48 mila forestali, sempre al centro di astiose polemiche perché in gran parte precari, sospettati di non sapere controllare «incendi appiccati nella maggior parte dei casi dolosamente», come ammette il neo assessore regionale al Territorio Alessandro Aricò, che invoca l’ergastolo: «È giunto il momento di proporre un forte aumento di pena per questi piromani che distruggono il nostro patrimonio ambientale stroncando vite umane».
Accuse pesanti respinte con una meticolosa ricostruzione degli orari di intervento dal dipartimento della Protezione civile dove i funzionari sono certi che un Canadair e due Fire Boss sono entrati in azione cominciando dall’area di Custonaci, confinante con San Vito.
Recriminazioni e giustificazioni di cui forse si occuperanno i magistrati che, intanto, hanno aperto una inchiesta sugli «interessi criminali» presenti sulla discarica di Bellolampo, come denunciato ieri dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in una città avvolta da nube e cenere, costretto come l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo a raccomandare attenzione nell’acquisto di frutta e verdura, da mangiare solo dopo averla lavata più volte.
Felice Cavallaro
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VIOLA: "INDAGINE AD AMPIO RESPIRO"
Rogo alla riserva dello Zingaro
Indaga la Procura di Trapani
Mercoledì 08 Agosto 2012 17:21
La Procura di Trapani apre un’indagine sul rogo che ha distrutto in parte la riserva naturale dello Zingaro. (foto di Salvatore Ciambra)
Rogo alla riserva dello Zingaro Indaga la Procura di Trapani
La Procura di Trapani ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui ipotizza il reato di incendio doloso boschivo ai danni della riserva naturale orientata dello Zingaro, gravemente danneggiata nei giorni scorsi da un imponente rogo. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Marcello Viola, sono state assegnate al sostituto Sara Morri. Gli inquirenti cercheranno di scoprire chi e perché ha aggredito una delle più suggestive aree protette della Sicilia e se c’é una regia unica per gli altri incendi, verosimilmente dolosi, sviluppatisi, nelle stesse ore, ad Erice, Makari e Castelluzzo, sempre nel Trapanese. "E’ un’indagine di ampio respiro. Allo stato non abbiamo, comunque, elementi per fare una valutazione su quanto è accaduto", dice il procuratore Viola.