Varie, 8 agosto 2012
Luigi Del Balzo, 43 anni. Romano, falegname, «brava persona, gran lavoratore», piccolino di statura, «pacifico e sempre sorridente», mesi fa aveva affittato una camera del suo appartamento al collega serbo Josimov Deian, 34 anni, che però da tempo non lo pagava
Luigi Del Balzo, 43 anni. Romano, falegname, «brava persona, gran lavoratore», piccolino di statura, «pacifico e sempre sorridente», mesi fa aveva affittato una camera del suo appartamento al collega serbo Josimov Deian, 34 anni, che però da tempo non lo pagava. L’altra sera tra i due, proprio per i soldi, scoppiò una lite violenta, allora il Deian, che aveva bevuto parecchio, afferrò un coltello e lo infilò più volte nel corpo dell’amico, quindi lo immobilizzò su una sedia legandogli mani e piedi, lo imbavagliò e continuò a conficcargli la lama nella pancia, nella schiena e nel volto, fino a sfigurarlo. Infine cosparse la salma di alcol con l’idea di dargli fuoco ma poi, colto dalla paura che qualcuno avesse sentito le grida del Del Balzo, preferì andar via dopo aver arraffato il portafogli dell’amico. E quando per le scale incrociò il fratello del morto, lo salutò «tutto tranquillo» come se niente fosse. Prima delle 22 di lunedì 6 agosto in una palazzina di due piani in via Vignale 9 a Casal del Marmo, periferia di Roma.