Francesco Specchia, Libero 7/8/2012, 7 agosto 2012
TABLET BATTE CARTA PURE IN INGHILTERRA E ORA TOCCA A NOI?
Timothy Leary e le sue dannate profezie. Da oggi, anche in Inghilterra - nella cara, vecchia Europa - l’ebook ha superato il cartaceo; e questo mi evoca il de profundis che Leary, guru della beat generation, dava del libro, «solo un parallelepipedo di parole morte...». Erano gli anni ’70, e di Leary tutti pensavamo fosse un pazzo intasato di Lsd. Misa che aveva ragione lui. Se davvero le cifre rese note da Amazon Uk, il più grande sito per acquistare libri (e ogni altra merceologia) online, indicano che per la prima volta il numero di ebook scaricati a pagamento in Gran Bretagna supera quello dei libri di carta acquistati in libreria; se per ogni 100 libri cartacei - sia rilegati che tascabili - acquistati in una libreria britannica ne sono stati scaricati a pagamento 114 su un lettore Kindle; se in Inghilterra i possessori di un lettore digitale acquistano oggi mediamente 4 volte più libri di quanti ne compravano in formato cartaceo (e, nel conteggio, sono stati inclusi i libri che non hanno versione digitale, ed esclusi quelli gratuiti ma non quelli autopubblicati); be’, se accade tutto ciò, allora la rivoluzione è in atto. E tra un po’ busserà alle nostre porte. In una bella intervista alla Stampa Giulia Ichino, editor responsabile della narrativa italiana, spiega bene il futuro dell’editoria. Che vedrà gli editori in veste digitale liberi dell’incubo delle rese e dei fuori catalogo; gli autori pronti a medie da 20/30mila copie senza vivere il complesso della carta sprecata; e gli editor destinati a «staccarsi dalla fisicità del libro per aprirsi alla gestione di un nuovo spazio digitale». Qui sta cambiando tutto, altro che «nel 2043 ci sarà l’ultima copia del New York Times», come diceva Philip Meyer. Sarà molto prima. Sulle spiagge quest’estate già parte dei cosiddetti «lettori forti» ha messo in valigia il lettore elettronico (che deve essere retroilluminato decentemente) invece dei soliti tre/quattro volumi ponderosi. E quegli stessi i possessori di eReader oggi acquistano il quadruplo dei titoli che erano soliti acquistare prima del Kindle. L’ebook in Italia non è preponderante, ma ha una crescita proporzionale e insinuante. Le sue vendite sono aumentate soprattutto nel primo trimestre di quest’anno in cui abbiamo fatto più download che in tutto il 2011. Nell’ultimo periodo, dalla metà di giugno a oggi, c’è stato un importante incremento: da 2.500 download al giorno siamo passati a circa 3.000/3.500. Le case editrici che hanno capito gongolano. Mondadori, ad esempio, ha visto salire i download dei propri titoli in formato digitale fino al 33%. Gli scaffali del web cominciano a riempirsi. Certo, magari qualche controindicazione c’è. Perdi il senso del tatto sulla rilegatura, non senti più l’odore della carta o il peso della pagina. E ti può capitare che società come Hiptype profilino i tuoi gusti, le tue tendenze, i tuoi acquisti. Però siamo sul crinale d’una nuova era. E il fatto che Leary avesse ragione può essere fastidiosetto...