Lucrezia Dell’Arti, Io donna, 8 agosto 2012
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HENRIETTA
LACKS–
HeLa HeLa, il nome delle cellule cancerose prelevate dalla cervice uterina di Henrietta Lacks nel 1951.
Eccezionali Subito riconosciute come eccezionali perché, al contrario di quanto successo fino ad allora, queste cellule, «se adeguatamente nutrite e tenute al caldo, erano praticamente inarrestabili. Crescevano venti volte più velocemente delle cellule sane della donna ed erano capaci di sopravvivere in condizioni impossibili» (Rebecca Skloot, La vita immortale di Henrietta Lacks, Adelphi, pagg. 424, 26 euro).
Pantagrueliche «Non vivacchiano affatto: stanno crescendo con voracità pantagruelica» (Mary Kubicek, l’assistente che osservò il campione di cellule)
Anagrafe Henrietta Pleasant, nata il 1° agosto del 1920 a Roanoke, Virginia, cresciuta nella fattoria del nonno Tommy Lacks, discendende di schiavi e coltivatore di tabacco a Clover, trasferita col marito a Turner Station e morta a Baltimora a 31 anni per un tumore al collo dell’utero.
Giornata Una giornata di Henrietta bambina: sveglia prima dell’alba per mungere le mucche, rigovernare gli animali e occuparsi dell’orto, poi tre chilometri a piedi per raggiungere la scuola dei neri, quindi il lavoro nel campo di tabacco fino al tramonto.
Centesimi In epoca di raccolto Henrietta e i cugini andavano anche a lavorare per i bianchi a dieci centesimi a giornata.
Dollaro Prezzo delle cellule HeLa nel 2010: 1 dollaro a microgrammo.
Peso Peso delle cellule HeLa prodotte dal 1951 ad oggi: 51 milioni di tonnellate.
Lunghezza Lunghezza delle cellule HeLa prodotte dal 1951 ad oggi: 107mila chilometri, quasi tre volte la circonferenza della Terra.
Altezza Henrietta, poco più di un metro e mezzo.
David Nella casa del nonno anche un cugino David, di cinque anni più vecchio, che la mette incinta la prima volta a 14 anni e la sposa a 21. Cinque figli.
Carcinoma L’ultimo figlio, partorito quattro mesi prima della diagnosi di carcinoma del collo dell’utero al Johns Hopkins, l’unico ospedale che accettava pazienti di colore.
Diffidenza Henrietta, che diffidava dei medici e più volte si era sottratta a visite e analisi. Tra gli afroamericani, infatti, si tramandavano racconti su sperimentazioni condotte con il pretesto delle cure.
Piccine Il patologo George Otto Grey, che coltivò per primo le cellule HeLa, solito chiamarle «le mie preziose piccine».
Spirito Secondo la figlia di Henrietta, Deborah, lo spirito della madre dimora ancora nelle cellule e interviene nella vita di chi ne incrocia il cammino.
Utilizzo Farmaci ricavati grazie all’utilizzo delle cellule HeLa: contro l’herpes, la leucemia, l’influenza, l’emofilia, il morbo di Parkinson. Sono servite anche a vari studi sulla digestione del lattosio, sulle malattie a trasmissione sessuale, sull’appendicite, sulla longevità, sull’accoppiamento delle zanzare e sulle scorie tossiche. Ci sono poi i vaccini, la mappatura del Dna, la fecondazione in vitro, ecc.
Scienza «Se nostra madre è così importante per la scienza, perché noi non possiamo avere l’assicurazione sanitaria?» (la figlia Deborah)