Lucrezia Dell’Arti, Io donna, 8 agosto 2012
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COLETTE
Maglia «Scrivere è come lavorare a maglia: non si sa mai se ne verrà fuori una sciarpa o un golf o un paio di guanti» (Colette) Ginnastica Colette ingrassò nel 1916, nel pieno dei razionamenti di guerra; lontana dal teatro, trascurava la ginnastica domestica. Salsicce Secondo Coco Chanel, Colette era troppo grassa e «all’amore preferiva due salsicce grigliate». Tartufi La giornata del tartufo, interamente dedicata alla preparazione dei funghi: solo Colette poteva toccarli, solo lei sapeva pulirli e metterli a bollire in mezza bottiglia di champagne secco, un po’ di lardo, sale e pepe. Cane Una delle amanti di Colette, Missy, marchesa de Morny, pallida e cupa, i capelli corti pettinati da uomo, talvolta dei baffi posticci fatti con i peli del cane preferito. Anagrafe Sidonie-Gabrielle Colette, nata a Saint-Sauveur-en-Puisaye il 28 gennaio 1873, ultimogenita di Joseph Colette, capitano degli zuavi in congedo, e della vedova Sidonie Landoy, attrice, scrittrice, giornalista, critica teatrale, ecc. Figlia Colette faceva sembrar più vecchia la figlia applicandole «fard rosa canaglia e blu livido». Madre Che cosa significa avere una madre così celebre? Ci vuole una vita per riprendersi Schizzi «Nella mia vita ho avvicinato raramente quegli uomini che gli altri uomini chiamano grandi. Se essi non figurano in questi ”ricordi”, la colpa è mia che ho preferito – il sesso non ha molta importanza – persone oscure, colme di un succo che proteggevano, che negavano alle sollecitazioni banali. Quelle che suscitarono la mia curiosità, fino a una sorta di passione, talora erano indecise soltanto sul modo in cui profondere la loro essenza più preziosa... Ma probabilmente io disponevo del gesto lustrale... una lacrima, appena uno schizzo, e i miei prediletti si aprivano» (Colette). Bellezza Nel 1932 Colette aprì un Istituto di bellezza (finanziato dalla principessa di Polignac e dal pascià Al-Galawi). Sulle etichette di creme e ciprie create dalla scrittrice era tratteggiata la sua caricatura. All’inaugurazione Colette truccò personalmente le clienti; il successo fu tale da consentire l’apertura di succursali a Saint-Tropez, Biarritz e in altre località della Francia. Virilità «A Maurice mi lega la mia virilità. Lui non saprebbe vivere senza di me. Quando ha voglia di scopare, sceglie una donna molto femminile. Ma con questo tipo di donne non potrebbe mai vivere» (il segreto della sua felicità coniugale con Maurice Goudenek). Mariti Tre mariti: Willy, molto più anziano di lei, per cui scrisse, nell’ombra, romanzi di successo, la portò a Parigi a vent’anni; Henry De Jouvenel non esitava a umiliarla in pubblico («Tu! Alla tua età, e con il genere di vita che hai fatto, non sai nemmeno scopare!»); Maurice Goudenek, di gran lunga più giovane, perennemente infedele Amanti Colette si ostinava a sedurre uomini e donne, spesso appoggiata dai mariti: Willy l’incoraggiò ad amoreggiare con la lesbica più famosa del secolo, Missy, mentre Jouvenel s’irritò solo quando lei si portò a letto il figliastro ventenne (sola in campagna, era rimasta colpita dalla somiglianza del ragazzo con l’inafferrabile marito). Epigrafe Epigrafe di Colette: Ici repose Colette.