Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 08 Mercoledì calendario

TINA PICA–Anagrafe Concetta Annunziata Pica, nata il 31 marzo 1884 a Napoli e napoletana fin nelle viscere, figlia d’attori, la madre, Clementina Cozzolina e il padre, Giuseppe Pica, capocomico che inventò il personaggio di Anselmo Tartaglia, se la portavano in giro con la loro compagnia teatrale itinerante, appena dodicenne recitava al teatro San Ferdinando, fece poi compagnia con Vincenzo Scarpetta e, negli anni Trenta, entrò in quella dei fratelli De Filippo

TINA PICA–
Anagrafe Concetta Annunziata Pica, nata il 31 marzo 1884 a Napoli e napoletana fin nelle viscere, figlia d’attori, la madre, Clementina Cozzolina e il padre, Giuseppe Pica, capocomico che inventò il personaggio di Anselmo Tartaglia, se la portavano in giro con la loro compagnia teatrale itinerante, appena dodicenne recitava al teatro San Ferdinando, fece poi compagnia con Vincenzo Scarpetta e, negli anni Trenta, entrò in quella dei fratelli De Filippo. Sessanta film.
Amori Due mariti: il primo, Luigi, morto sei mesi dopo le nozze; il secondo, Vincenzo Scarano, appuntato di Pubblica Sicurezza, sposato per sempre anni dopo.
Trinità Durante le prove di Liolà, esasperata dai continui suggerimenti di Luigi Pirandello, Peppino ed Eduardo De Filippo, finì ad urlare: «Voi tre là mi sembrate il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ma io non posso lavorare in presenza della Santissima Trinità».
Santini Molto religiosa, nella casa del nipote una piccola cappella ricavata in un ripostiglio, le pareti ricoperte di santini, ogni giorno le orazioni in latino napoletanizzato e tutte le mattina «un saluto in chiesa».
Preghiera Recitate una preghiera per ogni Santo? «Oh no, sono troppi, faccio un forfait»
Madonna «Peccato non ci fosse Andy Warhol a moltiplicarla come fece con Marilyn. Come diceva la "ggente" lei non l’ ha detto piu’ nessuno. Io di Tina Pica ho preso il virus: mi piacerebbe un disco rap con le sue battute: è Nostra Madonna della Comicita’» (Vincenzo Mollica)
Lotto Appassionata giocatrice di poker e di Lotto, conosceva a memoria tutta la cabala. Suo vanto; azzeccare ambi e terni a volontà.
Papa In udienza privata dal Pontefice dopo il successo di Filumena Marturano con la sua compagnia, sussurò all’orecchio di Eduardo De Filippo: «Direttò, questa sarebbe una buona occasione per chiedere al Papa tre numeri buoni da giocare al lotto».
Corte Tina Pica, che girava sempre con una piccola corte: marito, segretaria e due guardie del corpo.
Creature «A Tina Pica che con la sua arte ha dato vita a tante povere creature del mio sogno, creature che lasceranno ombre vive nella storia del teatro umoristico» (la dedica di Eduardo a Tina Pica, 1931)
Eduardo La rottura con Eduardo, nel 1955, quando la Pica si prende una pausa troppo lunga per girare Pane amore e Fantasia. De Filippo, al suo ritorno: «Mo nun me sierve. Ti chiamerò io quando avrò bisogno». E lei: «Al piacere di non rivederla».
Toilette La Pica, che ogni mattina dedicava due ore alla toilette e fumava trenta sigarette al giorno.
Voce La sua voce cavernosa «che per definirla bisognerebbe inventare un suono» (Franca Valeri).
Intelligente «Penso a Tina Pica, l’avevo vista nel teatro napoletano e la presi in "Totò e Carolina", con quel suo tono secco e brutale, aveva capito che faceva ridere e l’accentuava, era molto intelligente» (Mario Monicelli)
Mariuoli Irremovibilmente restia a farsi intervistare, era solita dire: «Giornalisti tutti mariuoli: fatevi i fatti vostri».