Enrico Franceschini, la Repubblica 7/8/2012, 7 agosto 2012
CHE PACCHIA LONDRA DESERTA
Ciao (dico al telefono a un amico, medico italiano, da anni residente a Londra), come va? “Uno schifo, non si vede un cliente, ho l’ambulatorio deserto”. È la città che è deserta, mica solo il tuo ambulatorio. “Lo so bene, mai vista Londra così vuota da quando ci vivo”. Sembra Roma o Milano a Ferragosto. “E dire che qui non c’è nemmeno, il Ferragosto, agosto a Londra è un mese come gli altri, tutto aperto, tutti al lavoro. Ma non questo agosto”. Colpa delle Olimpiadi. “Hanno spaventato tutti con la paura del terrorismo e del traffico, ed ecco il risultato: i londinesi che potevano sono scappati per due settimane e i turisti non sono venuti”. Però non è male, Londra così deserta, per noi che siamo rimasti. “In effetti, parcheggio dove voglio, trovo posto ai ristoranti alla moda senza prenotare e a teatro mi offrono sconti del 50 per cento. Una pacchia”. A me pare anche più bella. “Anche a me. Con le strade vuote, si vede meglio la città. Ed è una meraviglia. Tutta per noi”. Merito delle Olimpiadi. “Quasi quasi dovremmo chiedere che le facciano più spesso”. Se non fosse per l’ambulatorio deserto. “Quasi quasi, ho detto”. Allora ciao, ci vediamo dopo i Giochi. “Ci vediamo”.