Natalia Aspesi, la Repubblica 7/8/2012, 7 agosto 2012
IL BULGARO RIFIUTATO
Perché il Vaticano da maggio rifiuta di accreditare come ambasciatore di Bulgaria Kiril Maritchkov, un giovanotto bello, sposato con figli, da tempo legale dell’ambasciata bulgara a Roma? Si dice, perché nel 2007 pubblicò un libro
Clandestination,
in cui il clandestino Ivan è costretto dalla disperazione a un rapporto omosessuale. Sarà, ma le ragioni potrebbero essere altre. Forse non era piaciuto il nonno, ambasciatore in Vaticano negli anni ’90? Forse non piace il padre, notissimo cantante melodicorock? O, tornando al libro, e all’intervista rilasciata a “Letteranza”, si ritiene inaccettabile la sua tesi bulgaro-leghista, che i clandestini minacciano la società e “sono come un arto malato che va curato o amputato”? Quanto all’omosessualità, secondo Proust e Peyrefitte, pare che pullulasse in diverse ambasciate comprese quelle vaticane. Si sa però che la Santa Sede ha rifiutato come ambasciatore di Francia Jean-Loup Kuhn-Delforge, omosessuale dichiarato che ha aggiunto al suo il cognome del compagno.