Raffaello Masci, la Stampa 5/8/2012, 5 agosto 2012
IL TECNICO DEL CNR LAVORAVA IN PIZZERIA
Erano regolarmente assunti ma a lavorare andavano pochissimo. Non siamo di fronte a un comune episodio di assenteismo ma a qualcosa di più, perché i due tecnici di laboratorio di Trani , ai domicialiri per truffa pluriaggravata e continuata, erano dipendenti del Cnr, un istituto che si sta battendo affinché non gli vengano tagliati i fondi per la ricerca e che invece appare ora - suo malgrado - come un ente incapace perfino di gestire i suoi dipendenti. Per questo ieri il presidente, Luigi Nicolais, ha diffuso un comunicato di fuoco sulla vicenda.
Siamo a Trani, nella sede distaccata dell’Istiututo di Biomembrane e bioenergetica (la cui sede principale è a Bari) lavorano - tra gli altri - due tecnici di laboratorio, Bruno Angelo Romano Gattulli, di 54 anni, di Ruvo di Puglia, e Riccardo Merafina, 58 anni, di Andria. Sono regolarmente assunti a tempo indeterminato, ma di fatto a lavorare non vanno.
I carabinieri lo sanno perché è arrivata loro una «segnalazione confidenziale», cioè una denuncia non formalizzata, e hanno cominciato a controllare i due lavoratori poco assidui, fin dal 2010, quindi per quasi due anni, durante i quali i due tecnici si recavano sul posto di lavoro, firmavano il foglio delle presenze, ma poi di dileguavano. Uno dei due , nello specifico e stando alla rilevazione dei Carabinieri, veniva a lavorare ma si tratteneva solo alcune ore per poi sparire, l’altro era uccel di bosco subito dopo la firma della presenza, in quanto diversamente impegnato in una sua attività di ristorazione.
Ora, su disposizione della magistratura, i due sono agli arresti domiciliari e per loro si apre la normale trafila del caso. Ma la polemica infuria - invece intorno al Cnr, che protesta a Roma per il taglio - peraltro scongiurato - dei fondi per la ricerca e poi fa la figura che fa con i suoi dipendenti. Sul sito della Gazzetta del Mezzogiorno, che ha dato ampio risalto all’episodio, i commenti dei lettori sono al veleno: «...e voi pensate che i loro capufficio non lo sapessero?.... - scrive Pio, da Foggia, sul blog del quotidiano - questa storia non finirà mai se non si penalizzeranno anche i loro diretti superiori».
Il responsabile della sezione di Trani dell’Istituto di ricerca si chiama Luigi Ruggiero Ceci, ma l’Istituto ha anche un direttore a Bari, che è il prof. Graziano Pesole , e sono in molti, a Trani, a chidersi come mai nessuno si sia accorto di questo assenteismo così prolungato.
La prima vittima di questa vicenda è, indubbiamente, il Cnr che vede fortemente lesa la propria immagine, al punto da costringere il suo presidente, Luigi Nicolais, a intervenire: «Pur nel doveroso riconoscimento della presunzione di non colpevolezza e in attesa della definizione del procedimento in corso - dice il presidente - intendo stigmatizzare con forza l’episodio emerso all’attenzione dell’autorità giudiziaria che, se confermato, configurerebbe responsabilità gravissime dei due dipendenti Cnr. Simili comportamenti non soltanto contravvengono alla legge ma danneggiano l’Ente e i suoi dipendenti».