Giuliano Aluffi, il Venerdì 3/8/2012, 3 agosto 2012
CONTRO I SERPENTI LO SCOIATTOLO HA UNA STRATEGIA: LA MOSSA DELLA CODA
Come fa uno scoiattolo a scacciare un serpente che lo minaccia? Semplice: agita la coda. Non è magia, ma l’intelligente strategia messa in atto, appunto, dallo scoiattolo di terra della California (Otospermophilus beecheyì). Ed è un trucco che si rivela molto efficace: se gli scoiattoli non agitano la coda, i serpenti li colpiscono nel 90 per cento dei casi, e solo la metà degli aggrediti sopravvive. Se invece la agitano, e sono a oltre venti centimetri dal serpente, non vengono mai attaccati. Il perché lo spiega Matthew Barbour, biologo della San Diego University (California), in uno studio appena pubblicato sui Proceedings of the Royal Society. «Muovendo la coda lo scoiattolo avvisa il serpente che è all’erta, pronto a schivare i suoi attacchi, e che quindi è inutile provarci. Inoltre, essendo molto visibile, questo gesto viene notato subito anche dagli altri scoiattoli che si trovano nei dintorni e si mettono in allarme, agitando anch’essi le code. Questo vanifica ogni speranza di agguato. Così, dopo un po’, il serpente si allontana per cercare un posto dove le prede siano ancora ignare della sua presenza» spiega Barbour al Venerdì.
Questo comportamento difensivo ha anche un’utilità didattica: «Fa esitare il serpente, e quindi permette allo scoiattolo di avvicinarsi per “studiarlo”: cosa utile soprattutto per gli scoiattoli giovani, che devono imparare quali siano l’odore, l’aspetto e il comportamento dei serpenti, per potersi salvare in incontri futuri».
La lotta tra scoiattoli e serpenti nei deserti è tra gli scontri naturali più affascinanti. Già nel 2007 ricercatori dell’Università della California avevano scoperto che le madri scoiattolo sono solite masticare la pelle lasciata dai serpenti, per poi strofinare con questa sé stesse e i loro cuccioli, in modo da mascherare il loro odore, rendendo più difficile la caccia ai rettili. E anche la mossa della coda, oltre che per dimostrare una condizione vigile, servirebbe per un imbroglio ai fini di sopravvivenza: visto che i serpenti hanno un senso ipersviluppato per rilevare le prede attraverso il calore corporeo, la coda in movimento può infatti indurli a ritenere che lo scoiattolo sia più grande di quello che è, tanto da non poter essere inghiottito facilmente. «Forse è per questo che si tratta di una difesa specifica contro i serpenti» dice Barbour. «Quando gli scoiattoli incontrano un’aquila, o un coyote, o una lince rossa non agitano la coda».
Del resto, gli scoiattoli non sono gli unici animali a mandare messaggi ai loro predatori per scongiurare un attacco: se alcuni animali, come l’opossum, si rovesciano di lato a occhi chiusi e bocca aperta fingendosi morti, e quindi potenzialmente tossici, finché il predatore non si è allontanato, altre specie, all’opposto, mettono in mostra la loro forma fisica: «Alcune specie di lucertole, quando si trovano di fronte a un serpente con intenzioni predatorie, fanno come gli scoiattoli: sollevano la coda e la muovono da un lato all’altro» commenta Barbour. «E le gazzelle, se inseguite da ghepardi o cani selvatici, si esibiscono nello “stotting”, una serie di spettacolari salti con le quattro zampe distese, per indurre l’inseguitore a orientarsi verso prede meno atletiche».