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 2012  agosto 03 Venerdì calendario

I DETECTIVE BBC E IL NUOTO OLIMPICO

In attesa della staffetta femminile azzurra (un altro bagno della Pellegrini!), per non perdere lo spirito della Swimming London, mi sono sintonizzato su Bbc Knowledge: la conoscenza non è mai troppa (Mediaset Premium, mercoledì, ore 21). Stava andando in onda la quarta puntata di una serie documentaristica su come la scienza forense aiuti a incastrare i criminali. Un tempo, c’erano solo i detective a inseguire i malfattori: cercavano prove, interrogavano persone, si affidavano al loro intuito. Per loro, insomma, valeva più la pratica che la grammatica. Negli anni Trenta, a New York, la polizia dà disperatamente la caccia a un bombarolo seriale, soprannominato dalla stampa «Mad Bomber», un tizio che ce l’aveva a morte con la ConEdison, la compagnia che provvede alla fornitura di energia elettrica, e disseminava il terrore con bombe e lettere farneticanti. Proprio l’analisi della scrittura da parte di un esperto riesce a delineare il profilo del criminale. Nasce così una scienza nuova – la scienza del crimine - incaricata di elaborare un ritratto psicologico degli assassini, seriali o no. I criminal profiler sono principalmente psicologi, psichiatri e criminologi; la loro professione è stata resa celebre dal film «Il silenzio degli innocenti» del 1991. I documentari della Bbc sono inconfondibili: intanto perché abbiamo imparato a conoscerli attraverso i nostri più celebri divulgatori (i quali, linguisticamente, hanno sempre fatto di tutto per appropriarsene) e poi perché sono estremamente seriosi, documentati e anche un po’ noiosi (a differenza di quelli americani che tendono alla spettacolarizzazione, spesso a scapito della scientificità). Il problema è che oggi le indagini sembrano affidate solo a criminologi, analisti comportamentali, psicologi con il risultato di generare investigazioni più adatte alla chiacchiera televisiva che alla fase processuale. Per dire: chi indaga sul fallimento del nuoto azzurro a Londra?
Aldo Grasso