Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 03 Venerdì calendario

SE IL MISTERO HITCHCOCK BATTE ORSON WELLES

La rivista britannica Sight and Sound chiede ogni dieci anni a un gruppo di registi e critici di nominare i loro dieci film preferiti: nel 1952, era la prima edizione, vinse Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Dal 1962 a oggi in testa, scalzando il gioiello neorealista del maestro italiano, c’è sempre stato Quarto Potere di Orson Welles. Ma quest’anno gli 843 esperti interpellati dalla rivista hanno scelto un nuovo numero uno, dopo mezzo secolo. È sir Alfred Hitchcock, che ha finalmente superato il collega americano con 191 voti contro 157: da oggi La donna che visse due volte con James Stewart e Kim Novak è in testa. Davanti a Quarto Potere passato al secondo posto, al terzo classificato (forse sorprendente per il grande pubblico) Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu. Quarto La regola del gioco di Jean Renoir davanti a Aurora di Murnau, 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, Ombre rosse di John Ford, L’uomo con la macchina da presa di Vertov, La passione di Giovanna d’Arco di Dreyer. Decimo, a chiudere la top ten, il primo italiano della classifica: Fellini con 8 1/2. Colpisce che, anche se da quest’anno nella giuria dei critici sono stati aggiunti per la prima volta anche quelli che scrivono in prevalenza online — fino al 2002 votavano solo carta stampata, radio e tv — il film più recente della top ten è quello di Kubrick, uscito nel 1968, e ben tre film su dieci sono usciti negli anni Venti. Se avessero votato solo i registi, al primo posto non ci sarebbero né Hitchcock né Welles, molto probabilmente i due massimi virtuosi di sempre sotto il profilo tecnico: avrebbe vinto il maestro giapponese Ozu. Ma almeno la classifica votata dai registi è più moderna: quinto è Taxi Driver (1976), sesto Apocalypse Now (1979), settimo Il Padrino (1972) e nono Lo specchio di Tarkovsky (1974). Segno che comunque la storia del cinema si è fermata agli anni Settanta?
Matteo Persivale