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 2012  agosto 03 Venerdì calendario

SI ALLUNGA LA LISTA DELLE CITTÀ USA IN BANCAROTTA

La crisi continua a colpire lo stato della California: dopo Stockton e la località sciistica di Mammoth Lake, ora anche San Bernardino getta la spugna e dichiara bancarotta. La città situata a 96 chilometri a Est di Los Angeles ha presentato istanza di fallimento con un deficit di bilancio pari a 46 milioni di dollari. La città ha accumulato debiti per oltre un miliardo di dollari e non è più in grado di pagare gli stipendi. Da qui la decisione, approvata dal consiglio il mese scorso, di chiedere l’applicazione del "Chapter 9" della legge fallimentare per evitare azioni legali. Con questa mossa l’amministrazione sospende per tre mesi le obbligazioni nei confronti dei creditori, stimati tra 10mila e 25mila. «Lo abbiamo dovuto fare per evitare ogni eventuale sequestro delle nostre disponibilità liquide», ha detto il sindaco Patrick Morris che ha così voluto congelare l’azione legale da parte di alcuni gruppi di cittadini. Aperta anche un’indagine penale: per il procuratore della città James Penman, i funzionari comunali sarebbero colpevoli di aver presentato bilanci falsi per ben 13 degli ultimi 16 anni, celando la reale entità della spesa pubblica, ma i membri del Consiglio hanno già respinto l’accusa.
Negli ultimi quattro anni, la municipalità ha ridotto i dipendenti del 20%, ha rinegoziato gli stipendi con i sindacati con un risparmio sui costi di 10 milioni di dollari l’anno. La fonte di maggiori costi sarebbero i dipartimenti di polizia e dei vigili del fuoco che costano circa 130 milioni di dollari l’anno. La città ha accumulato obbligazioni per 55,9 milioni di dollari e ha chiesto che i pagamenti in scadenza il primo luglio vengano posticipati a fine settembre. Quella di San Bernardino è la terza città della California a dichiarare fallimento: a luglio era stata Stockton, 209 mila abitanti, diventata famosa nell’Ottocento in piena febbre dell’oro, a presentare istanza di fallimento e prima ancora, a giugno, Mammoth Lake, una località sciistica di 8mila abitanti.
I bond municipali americani continuano ad essere collocati nonostante le ultime indagini della Sec (Security exchange commission) sulle irregolarità e manipolazioni da parte delle banche, che ricoprono un ruolo dominante nelle transazioni sui muni-bond. Nell’ultima settimana sono state emesse obbligazioni per 3,81 miliardi di dollari. Il Municipal Securities Rulemaking Board, l’organismo di autoregolamentazione del settore, ha messo nero su bianco esplicite riserve «sulla trasparenza» di alcuni indicatori ampiamente utilizzati quali Mmd. Modifiche ad arte di questi indici, sospettano gli inquirenti, possono avvantaggiare alcune banche e danneggiare le amministrazioni locali.