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 2012  agosto 03 Venerdì calendario

LE BUFALE SU HOLLANDE CORRONO IN INTERNET


«Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe». La deliziosa battuta di Mark Twain, usata anni fa da uno studente della Cattolica, Daniele Mucci, come premessa alla tesi di laurea sul tema delle «leggende metropolitane via Internet», è più che mai attuale. Il Web trabocca di balle spaziali. Dal gatto con le ali cinese alla serena vecchiaia di Elvis Presley (ovviamente mai morto) in Polinesia, dai feti in vendita a 50 dollari l’uno sugli scaffali di certi supermercati di Taiwan all’Ufo filmato durante l’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001. La scemenza più divertente è quella che durante una partita di calcio nelle serie minori di un Paese africano, un fulmine avrebbe incenerito tutti e 11 i giocatori di una squadra. E gli avversari? Tutti salvi.

Dure legnate. Non c’è dunque da stupirsi se dilaga in Internet la balla che François Hollande in poche settimane ha dato una serie di legnate durissime alla casta francese: «Ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate». Di più: «Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”». Di più ancora: «Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione». Ma non basta: «Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali». Finito? Noooo: «Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni finché il bambino non va alle scuole elementari e per tre anni se il bambino è più grande». E via così…

Diffidare sempre. E come mai tutti i giornali francesi e tutte le televisioni e tutti gli osservatori internazionali e tutti i giornalisti parigini di destra e di sinistra, rossi, neri, verdi, gialli e blu non se ne sono accorti? Boh… Tutti servi del sistema giudo-pluto-fascio-comunista-clerical-massonico? Ma perfavore! Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi del Corriere, smonta su Oggi tutte quelle sciocchezze, una a una. La verità è che i navigatori devono imparare a diffidare di certe stupidaggini trovate on-line. Anche perché sembrano costruite apposta perché certi politici decisi a non cambiare niente possano dire: «Privilegiati noi? Si leggono tante bufale…».