Aldo Grasso, Corriere della Sera 28/07/2012, 28 luglio 2012
IL TALK SI ACCENDE CON I QUATTRO AMICI
Mentre i grandi conduttori dei grandi network svacanzano al mare, incuranti della crisi che attanaglia il Paese ma felici dei loro sontuosi ingaggi, Enrico Mentana ha radunato il meglio dei nostri opinionisti per «riflettere su quanto sta succedendo». Nello studio di «Bersaglio mobile» (lo studio più spoglio della storia della tv italiana dove risaltava molto, troppo, il look dei partecipanti), c’ erano Gad Lerner (abbronzatura stile Carlo Conti), Paolo Mieli e Giuliano Ferrara; collegato da Courmayeur l’ economista Alberto Alesina (La7, giovedì, ore 21.24). All’ inizio sembrava un incontro tra amici («Eravamo quattro amici al bar? che volevano cambiare il mondo?, destinati a qualche cosa in più? che a una donna ed un impiego in banca»), ma ben presto la discussione si è accesa. E se le schermaglie fra Lerner e Ferrara fanno ormai parte del repertorio del talk di approfondimento, l’ acceso diverbio che ha caratterizzato gli interventi di Ferrara e Mieli, sfiorando a tratti lo scontro, hanno lasciato stupiti i fan dei due. «Sembriamo quattro musicisti - ha commentato alla fine il conduttore - che vogliono far vedere chi sia il più bravo». Alesina, anche per via del collegamento, sembrava un marziano interpellato su uno strano Paese che si chiama Italia: se alla riforma delle pensioni ci fosse stata una riforma del lavoro più incisiva, non annacquata dai rituali della concertazione, forse avremmo meno paura dello spread. Ferrara chiedeva a Lerner (polemico con Monti sulla terapia per fermare il disastro) proposte concrete: «La sinistra dovrebbe fare una proposta, voce per voce, per i tagli di spesa per rientrare dal debito». Mieli si rammaricava per la vacanza della politica. Momento clou: Ferrara scommette 100 euro con Mentana sulla vittoria di Romney. A novembre, previsto il pagamento in diretta con discussione a seguire. Con un Gad meno biscottato, si spera.
Aldo Grasso