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 2012  luglio 27 Venerdì calendario

IL FASCINO PERVERSO DELLE PREMIAZIONI

Superato il fastidio dell’ orario, superati soprattutto certi pregiudizi legati al cosiddetto mondo della cultura, comincio a trovare affascinanti le premiazioni che la Rai ci regala d’ estate. Adoro quei sindaci e quegli assessori che si presentano sul palcoscenico, di solito con un’ orribile scultura in mano, e la rifilano al malcapitato di turno in nome della promozione. Per questo non mi sono perso un solo istante della premiazione del «TaorminaFilmFest», uno speciale dedicato non tanto alla kermesse siciliana, quanto piuttosto al suo nuovo direttore, Mario Sesti, presente in scena dall’ inizio alla fine (Rai1, mercoledì, ore 23.10). Lo abbiamo ammirato in abito da sera, da pomeriggio, da cocktail. Lo abbiamo seguito mentre elargiva smancerie a Paola Cortellesi, alla «famiglia Castellitto», a Michele Placido (peccato non aver riproposto il suo parapiglia con il pubblico che lo fischiava: «Cafoni, venite a dirmelo sul palco»). Lo abbiamo visto inchinarsi ai rituali della solidarietà e del marketing. Lo abbiamo apprezzato mentre spezzava il pane della cultura con Ezio Greggio, Ornella Muti, Steve Della Casa («grande esperto di serial», anche se il primo che ha visto in vita sua è quando lo hanno nominato direttore artistico del Roma Fiction Fest), Barbara De Rossi. Lo abbiamo osservato con meraviglia quando osservava con meraviglia i labbroni di Kelly LeBrock. Lo abbiamo fissato mentre scortava il monumento di Sophia Loren, sempre più simile ad Alessandra Mussolini. Lo abbiamo infine apprezzato quando si è stretto a Marco Alemanno, l’ ultimo compagno di Lucio Dalla. Che belle queste iniezioni di cultura, che salutare questo dialogo fra le culture, che grandiosa offerta di master class! Dopo averci regalato tanti bravi giornalisti, la Sicilia elargisce ora grandi attrici di cinema (Sesti, sempre lui, ha parlato di «scuola siciliana»). Ancora un passo, e la nostra propensione all’ irreale troverà piena soddisfazione.
Aldo Grasso