Aldo Grasso, Corriere della Sera 26/07/2012, 26 luglio 2012
LE DIVERSE SFUMATURE DAL GIALLO AL NOIR
Qualche mese fa ha esordito sul digitale terrestre, in chiaro, canale 38, una nuova rete: si chiama Giallo e fa capo a Switchover Media, già editore dei canali per i più piccoli K2, Freesbe e GXT. L’ idea, in fondo, non è nuovissima: raccogliere un catalogo (il termine tecnico è library) di titoli di serie tv tutte accomunate dal medesimo genere, in questo caso le diverse sfumature che caratterizzano il giallo, dal poliziesco al legal drama alla più classica delle investigazioni, e raggruppare questo archivio nel palinsesto di un unico canale strettamente tematico. La prima ispirazione è venuta qualche anno fa a Fox e ha portato al successo internazionale il brand Fox Crime. Poi è arrivato Premium Crime, del tutto simile alla proposta di Fox su Sky, tra serie tv in anteprima e «classici contemporanei» del poliziesco. Il rischio che Giallo apparisse un po’ come la versione low cost dei concorrenti a pagamento era dunque forte. Certo, il pubblico a cui si rivolge è molto diverso, ma le serie proposte dal canale, da «Matlock» a «The Practice» passando per «Il giudice Amy» e molte altre, non sono certo al primo passaggio in tv, e sono tutte accomunate da una patina di vintage e di «già visto». Però la forza di un canale come Giallo è proprio la sua stringente tematicità. In un universo caotico e spesso disorganico come quello in cui viviamo, fa piacere poter sempre trovare la rassicurazione di un racconto basato su formule che si ripetono, che mantiene costantemente le sue promesse: c’ è sempre una vittima, un colpevole e c’ è chi si adopera per scoprire i malfattori e far trionfare la giustizia. Siamo di fronte a un continuo ritorno dell’ identico, variato dalle infinite possibilità combinatorie di questi tre elementi. La programmazione del canale è impreziosita poi da una chicca, uno dei telefilm più belli della storia della televisione, Alfred Hitchcock presenta.
Aldo Grasso