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 2012  agosto 01 Mercoledì calendario

ULTIMA NOTTE IN CAMERA AL RITZ


Sul mitico hotel Ritz di Parigi cala l’ombra della chiusura per lavori di ristrutturazione. Da oggi le porte dell’albergo di place Vendôme non si apriranno più agli affezionati e danarosi clienti: l’appuntamento è fra due anni e tre mesi. Ma è un momento difficile soprattutto per i 470 dipendenti, che perdono il lavoro per licenziamento economico.

Il contratto prevede una priorità ai fini di una nuova assunzione, ma non vi sono garanzie. Soltanto una trentina di quadri tornerà all’opera per preparare la riapertura nel corso del 2014.Al termine degli interventi di rifacimento si ripartirà da zero, secondo la volontà del proprietario della struttura, il magnate egiziano Mohammed al-Fayed. Proprio dal Ritz partirono in auto, nell’agosto del 1997, suo figlio Dodi e Lady Diana per quello che si sarebbe rivelato il loro ultimo viaggio, finito tragicamente nel tunnel dell’Alma a Parigi.Ora al-Fayed vuole innalzare ulteriormente la qualità dell’hotel: dalle attuali 5 stelle si passerà alla denominazione Palace, istituita recentemente in Francia con la nuova legge di classificazione dell’ospitalità. Dopo 27 mesi bisognerà, in un certo senso, ricominciare tutto daccapo, soprattutto nella conquista (o riconquista) della clientela, che nel frattempo potrebbe essersi affezionata ad altri alberghi della capitale.

In ogni caso, l’obiettivo sarà quello di catturare nuovi ospiti più giovani e più ricchi, in linea con quello che diventerà il ringiovanito Ritz.
La chiusura temporanea è diventata, a suo modo, un evento. Le prenotazioni sono arrivate fino all’ultimo. Clienti sia francesi sia stranieri hanno voluto trascorrere un’altra notte nell’albergo parigino prima che arrivino operai e macchinari. Un momento simbolico per un certo tipo di clientela, che ha voluto esprimere un gesto d’affetto. Il sito internet del Ritz parla chiaro: nelle caselle dei giorni per la prenotazione, al 1° agosto si legge che in questa giornata sono possibili unicamente le operazioni di check-out, cioè si lascia la camera. Le caselline dei giorni successivi sono barrate in rosso. Ma all’ultima cena prima della chiusura, ieri sera, c’era il tutto esaurito al ristorante dell’hotel: menù a 240 euro con fegato d’oca e caviale.I lavori, eseguiti dal gruppo francese Bouygues, costeranno 140 milioni di euro. È in programma un rifacimento complessivo, con una rivisitazione dell’architettura e il rinnovamento delle aree storiche, preservando al tempo stesso lo spirito dell’edificio. Queste, almeno, le premesse. A non essere toccati saranno soltanto la facciata e il tetto, classificati come monumenti storici, e la suite imperiale, riproduzione esatta della camera di Maria Antonietta a Versailles. Si metterà mano alle 103 stanze e alle 56 suite e sarà realizzato un ristorante per la stagione estiva.
L’opera di ammodernamento si è resa necessaria a causa della concorrenza sempre più agguerrita nel settore alberghiero. A Parigi, negli ultimi due anni, hanno aperto quattro strutture di lusso affiliate a catene asiatiche, che storicamente fanno della qualità il loro punto di forza. Altri alberghi di alto livello hanno deciso di voltare pagina: è il caso del Crillon, in place de la Concorde, dove i lavori prenderanno il via in autunno. Per il Ritz, che accolse personaggi come Marilyn Monroe, Marcel Proust ed Ernest Hemingway, comincia una nuova sfida.