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 2012  luglio 31 Martedì calendario

I PARADOSSI DI LONDRA

Terzo giorno di Olimpiade, cronaca del caos quotidiano: 29 bagarini arrestati, la notizia che domenica è stato suonato l’inno ungherese sbagliato dopo la finale della sciabola, lo sgarbo ai genitori degli atleti italiani nella finale della carabina che ci ha regalato l’argento di Campriani – fuori per overbooking (come sugli aerei) nonostante avessero acquistato biglietti da 40 sterline - la conferma che i soldati sono usati come figuranti per riempire i vuoti nelle tribune. È il caso di dirlo: se la metà dei disguidi fosse avvenuta in un grande evento organizzato dagli «italianuzzi pastasciuttari» – il Times ha messo in rilievo la pancetta dei nostri arcieri – ci avrebbero definito, ancora una volta, cialtroni.
Regole e flessibilità È un’Olimpiade strana. Picchi di eccellenza e tonfi clamorosi. Non è facile districarsi nei punti di vista, ma c’è un dato di fatto: il sistema di regole britannico funziona fino a quando non sopraggiungono imprevisti. A quel punto, la storica mancanza di flessibilità è il preludio del caos. Uno degli elementi che ha scatenato le polemiche riguarda i biglietti: i vuoti di alcuni eventi sono innegabili, nonostante il Locog — il comitato organizzatore – avesse annunciato il tutto esaurito quasi su tutta la linea. Il calcio prevedeva un flop, con 200 mila ticket restituiti, ma in questa prima tornata di gare è stato proprio il calcio ad avere goduto del maggior seguito. In alcuni eventi è stato ordinato ai soldati di riempire i vuoti. Ai 18 mila militari, molti dei quali reduci da Iran e Afghanistan, è stato imposto il silenzio. Il sergente Marc Robson si è però lasciato scappare: «Ci è stato ordinato di portare le truppe all’arena della ginnastica per riempire i vuoti».
Ticketgate Il fenomeno dei bagarini in Gran Bretagna è molto esteso e non c’è da sorprendersi se siano scattati ben 29 arresti. La sorpresa è che in galera sono finiti anche un tedesco e una slovacca. L’altra sorpresa è che nel mirino sono finiti i Vip. Sarebbero loro ad avere tradito le attese e sarebbero sempre loro ad avere foraggiato il mercato dei bagarini. A Londra si parla di ticketgate e il premier David Cameron ha chiesto spiegazioni al Locog per i vuoti definiti «imbarazzanti» da Downing Street: «Il comitato organizzatore — la nota di Cameron — sta facendo del suo meglio. Ci sono problemi legati alla complessità e alla dimensione dei Giochi, ma in generale l’Olimpiade sta funzionando bene».
Le chiavi di Wembley I disguidi hanno anche una connotazione comica. Domenica a Wembley c’è stato il panico: gli addetti alla sicurezza avevano smarrito le chiavi degli ingressi principali. Il caos c’è stato anche all’uscita: migliaia di persone bloccate un’ora di fronte alla stazione della metropolitana. Gran Bretagna-Emirati è finita alle 21.30 locali e alle 23 c’era gente ancora bloccata sul vialone che porta da Wembley alla tube.