Federico Taddia, la Stampa 31/7/2012, 31 luglio 2012
IN VACANZA TRA I FESTIVAL PIÙ PAZZI DEL MONDO
A Mambach, in Germania, dal 3 al 5 agosto, si vive come i Barbari, e la gara che richiama migliaia di turisti è il Sackschlagen, dove concorrenti con elmi di ferro in testa e abiti dell’epoca si battono a colpi di sacchi di patate. E lo stesso fascino della rievocazione storica, ma in chiave celtica, lo si ritrova in contemporanea nelle Marche, al Montelago Celtic Festival, dove tra birre, musica e accampamenti storici la disfida più attesa è quella del lancio della pietra.
Per chi invece cerca qualcosa di moderno il 18 agosto a Savolinna, in Finlandia c’è il Campionato mondiale del lancio del cellulare, con improvvisati atleti da tutto il mondo. Per i più tradizionalisti invece l’appuntamento è a fine agosto a Narni (Tr) con il Campionato italiano di lancio del ruzzolone, antico sport popolare ancora in grado di infiammare gli animi dietro un disco di legno che ricorda una forma di pecorino.
In uno strano mix tra bizzarro e tradizionale, tra nuovo e antico, sacro e profano il calendario di agosto è sempre più ricco di appuntamenti stravaganti ma capaci di calamitare masse di turisti, spinti dalla curiosità e dalla voglia di poter dire con divertimento e leggerezza «io c’ero».
«Già con le Feriae Augusti i romani celebravano agosto come un momento particolare, per festeggiare il raccolto e la terra fertile, una sorta di secondo carnevale» – spiega Claudio Visentin, docente di Storia del turismo all’Università svizzera italiana e presidente della «Scuola del turismo» – È come se ci fosse un “liberi tutti”, un momento in cui si ha voglia di cose anche apparentemente inutili ma che diano buon umore e senso di appartenenza: e il festival strano e strampalato ha proprio tutte queste caratteristiche». Ecco spiegato il successo della «Fiesta of the Ducks» a Can Picafort, nell’Isola di Maiorca: dagli anni Venti ogni ferragosto vengono liberate al largo 350 paperelle da catturare a nuoto. Dal 2006 gli animali sono stati sostituiti con copie in plastica, ma sulla spiaggia migliaia di persone sono pronte a tuffarsi.
Mentre erano 40 mila i partecipanti lo scorso anno a la Tomatina di Buñol (Valencia), e altrettanti ne sono attesi il 29 agosto: nata nel 1944 dopo una rissa spontanea a colpi di pomodori e osteggiata dalle autorità locali, nel 1980 il Comune ha iniziato a promuovere questa «battaglia» diventata appuntamento internazionale. «Agosto è anche il periodo in cui molte famiglie tornano nei paesi d’origine, e c’è la voglia e il desiderio di rivivere quelle che sono le feste del territorio» – aggiunge Visentin – «E il turista diventa parte di quella tradizione, senza impegno ma con la curiosità e lo stupore di chi sta assistendo ad una sorta di messa in scena atavica».
Come la «Corsa degli Zingari» a Pacentro, nella Maiella, tra agosto e settembre: una corsa a piedi nudi lungo una ripida discesa tra sassi e rovi in onore della Madonna di Loreto o la Gara dei Castellers, costruzione di piramidi umane a Vilafranca del Penedés, in Catalogna, tradizione dedicata a San Felix e che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità.