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 2012  luglio 31 Martedì calendario

SE DUBLINO DIVENTA UNA STORIA DI SUCCESSO

Se la Grecia è il simbolo del fallimento dei salvataggi Ue-Fmi, l’Irlanda è per contro una storia di successo. L’asta di titoli di Stato irlandesi scadenza 2017 e 2020, che nei giorni scorsi ha consentito all’agenzia del debito NTMA di raccogliere 4,19 miliardi, è un passo importante nella direzione di una normalizzazione dei rapporti tra l’Irlanda e il mercato dei capitali: la prima asta a medio-lungo dal settembre del 201o.
Il piano triennale di salvataggio dell’Irlanda, firmato nel novembre 2010, prevedeva il ritorno alle aste a medio-lungo nel 2013. Dublino, che sta centrando gli obiettivi concordati con la Troika, ha sperimentato a inizio luglio una prima emissione di T-bill, per 500 milioni: è stato un successo, con un rapporto di copertura di 2,8 volte (l’80% venduto a investitori non domestici) e tasso di assegnazione all’1,8 per cento. A fine luglio, la NTMA ha proposto di scambiare titoli di Stato in scadenza nel 2013 e 2014 con nuovi bond 2017 e 2020. Nell’ambito di questo exchange, l’Irlanda ha tentato l’affondo: raccolta di nuovo denaro. L’operazione è riuscita: lo scambio si è chiuso per 1,04 miliardi mentre il collocamento è arrivato a 4,19 per un totale di 5,23 miliardi. I nuovi titoli sono stati venduti a un rendimento del 5,9% (2017) e del 6,1% (2020). Tassi che non sono lontanissimi da quelli italiani.
Il successo dell’Irlanda è importante in questa fase della crisi dell’euro perchè dimostra che, se la condizionalità funziona, gli Stati aiutati sono in grado di tornare a finanziarsi sul mercato dopo meno di due anni dal salvataggio.