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 2012  luglio 29 Domenica calendario

LA CARICA DELLE LISTE FAI DA TE, MODELLO GRILLO


Liste fantasia. Serie, elitarie, personali ma anche farlocche. La Seconda Repubblica della Casta e dello Spread è ormai prossima al grande botto finale e la moltiplicazione dei partiti e dei movimenti avanza a ritmo serratissimo.
Il fenomeno più vistoso è quello di avvocati o medici o presidenti di calcio che vogliono capitalizzare la rabbia dei cittadini contro le fauci di Equitalia, ultima incarnazione italica dello Stato Leviatano di Thomas Hobbes. Da Zamparini ad Antinori passando per un legale napoletano, Pisani, il futuro è anche nelle liste a tema in difesa dei tartassati, per parafrasare il vecchio film con Totò e Aldo Fabrizi, dove peraltro il cavaliere Torquato Pezzella alias Totò anticipa un altro Cavaliere, quando giustifica l’evasione fiscale perché i balzelli sono troppi. Del resto lo stesso Berlusconi pare intenzionato a condurre una campagna elettorale anti-Imu e anti-Equitalia.
Poi ci sono le operazioni nostalgia. Marco Rizzo comunista che non è mai stato post ha fondato la Sinistra Popolare filostalinista e filocoreana (nel senso della continuità con il padre Grande Leader e il figlio Caro Leader). A destra, invece, da mesi imperversa il dibattito avviato dagli intellettuali Renato Besana e Marcello Veneziani. Il nome che riassume l’obiettivo ha un carattere epico: “Ritorno a Itaca”. In pratica, una destra disinfestata dal berlusconismo e dalle contorsioni progressiste dell’altro grande traditore, Gianfranco Fini. Terzo versante in grande spolvero è quello rivoluzionario . Non solo per l’omonimo partito fondato da Vittorio Sgarbi. A Firenze, il 7 luglio scorso, c’è stata la prima convention di “Sedizione Liberale”, chiamata alle armi per tutti coloro che hanno creduto, rimanendo ingannati, alla rivoluzione liberale di Berlusconi. La selezione sul campo della classe dirigente sediziosa ha già prodotto un potenziale: il giornalista economico Oscar Giannino.
Resta da capire, a questo punto, solo quando si voterà. Ieri il segretario Angelino Alfano (in tandem con il presidente del Senato Schifani) ha detto che la riforma del Porcellum si può fare a maggioranza. “Una provocazione” e “un colpo di mano” per il segretario del Pd, Bersani, che ha parlato anche di “rottura irrimediabile”. Ma la conferma, soprattutto, che il Pdl non vuole il voto anticipato in autunno.