ItaliaOggi 31/7/2012, 31 luglio 2012
FRANCIA, CRESCONO LE SCORIE NUCLEARI
Tra meno di vent’anni, nel 2030, il volume di scorie nucleari in Francia è destinato a raddoppiare rispetto al 2010. Allora, infatti, avrà raggiunto i 2,7 milioni di metri cubi, secondo quanto reso noto dall’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti di natura radioattiva.
A fine 2010 le scorie erano prodotte soprattutto dai reattori nucleari di Edf (59%), oltre che dai laboratori di ricerca (26%) e dalle attività di difesa (11%).
Il restante 4% era rappresentato da vari settori industriali e dalle applicazioni medicali. La quasi totalità di questo materiale è costituito da rifiuti ingombranti di debole o media attività. Quelli ad alta attività sono limitati allo 0,2%: essi però, provenendo dal trattamento di combustibili bruciati nei reattori, concentrano il 96% della radioattività.
Per queste scorie altamente rischiose entrerà in servizio nel 2025 un apposito centro di stoccaggio geologico, che sarà realizzato nella parte nord-orientale della Francia a 500 metri di profondità, all’interno di uno strato di argilla.
Contemporaneamente quadruplicherà la quantità di scorie con un’attività molto debole, che nel 2030 arriverà a 1,3 milioni di metri cubi, quasi la metà del totale.
L’incremento è dovuto soprattutto alle operazioni di smantellamento di alcuni reattori di Edf. In ogni caso, oltre a potenziare l’attività dei siti di stoccaggio esistenti, occorrerà costruirne di nuovi.
Il presidente François Hollande ha promesso recentemente che la Francia punterà molto più sull’energia rinnovabile.