VARIE 30/7/2012, 30 luglio 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. I MERCATI CONTINUANO A SALIRE
REPUBBLICA.IT
MILANO - I mercati mondiali hanno mandato in archivio la prima seduta del’ennesima settimana decisiva 1 per la sopravvivenza dell’euro con una certa dose di ottimismo. L’opinione diffusa tra gli operatori è che sia la Banca Centrale Europea che la Federal Reserve americana interverranno per sostenere le rispettive economie e prevenire l’aggravarsi delle recessioni in corso nel Vecchio continente e l’innescarsi di una nuova fase di decrescita negli Stati Uniti. Una conferma della crescente intesa transatlantica viene dall’incontro tra il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner e il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble che avrebbero discusso di un’azione congiunta fra Ue e Banca centrale europea per ripristinare la crescita. I due hanno anche espresso apprezzamento per le riforme fatte da Italia e Spagna e detto di riporre fiducia nell’uscita dalla crisi dell’Eurozona.
Intanto Berlino non vede ragioni per criticare la Bce in relazione ai ventilati nuovi acquisti di Bond di Paesi in crisi. "Naturalmente il governo tedesco ha piena fiducia nell’indipendenza d’azione della Bce", ha detto in conferenza stampa Georg Streiter, vice portavoce di Angela Merkel. L’Eurotower adempie ai propri doveri, ha aggiunto. Per il governo tedesco gli acquisti di titoli di Stato dei Paesi in crisi dell’Eurozona da parte della Bce ’’non sono inammissibili’’ secondo i trattati europei vigenti.
Pronti a tutto per l’euro. "I governi dell’area euro, la Commissione europea e la Bce faranno tutto il necessario per preservare l’area euro". Citando le parole usate la scorsa settimana dal presidente dell Commissione europea Jose Manuel Barroso, durante una visita ad Atene, lo ha ribadito un portavoce della Commissione europea, Antoine Colombani, durante l’incontro con la stampa a Bruxelles. Questo messaggio, che ormai è una sorta di slogan da parte di autorità e paesi europei, era stato lanciato dal presidente della Bce, Mario Draghi, la scorsa settimana intervenendo ad un convegno a Londra.
Ottimismo in Borsa. È con questo clima sullo sfondo che a Milano il Ftse-Mib ha chiuso in rialzo del 2,8%, nel resto d’Europa l’Ibex di Madrid mette a segno un +2,78%, l’indice Ftse 100 di Londra sale dell’1,18%, a Parigi il Cac 40 avanza dell’1,24% e il Dax 30 di Francoforte cresce dell’1,27%. Atene chiude in rialzo del 3,25%. Negli Usa Dow Jones e S&P500 viaggiano in ribasso di circa lo 0,3%. Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari c’è A2a 2che ha esteggiato l’annuncio della prospettiva di cessione della francese A2a Coriance a Kkr. I titoli della multiutility vantano un progresso di oltre il 6%. Tra gli altri titoli in evidenza ci sono soprattutto i bancari e Mediaset. Non sembra pesare più di tanto il giudizo degli analisti di Standard & Poor’s secondo i quali l’economia italiana dovrebbe registrare una contrazione del 2,1% nel 2012 e dello 0,4% nel 2013. Secondo l’agenzia di rating il Pil dell’area euro registrerà una flessione dello 0,6% nel 2012. In precedenza l’agenzia aveva stimato una crescita pari a zero per l’anno in corso.
Bene l’asta dei titoli. Tre-giorni di successo per i titoli di Stato italiani nei quali sono stati collocati oltre 18 miliardi di titoli tra Ctz, Bot e Btp a 5 e 10 anni, arrivando così a completare, in linea con gli obiettivi, circa il 66% del piano di funding 2012. Lo comunica in una nota il Tesoro, che ha venduto 5,48 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni, contro un target massimo di 5,5 miliardi, con il tasso sul decennale in calo sotto il 6% e una buona domanda. Sulla scadenza a 10 anni il rendimento medio è sceso al 5,96% dal 6,19% di fine giugno e su quella a 5 anni al 5,29% dal 5,84% del mese scorso.
Sul mercato secondario il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni dopo una fiammata a 470 punti è tornato verso i livelli dell’apertura ed è in rialzo a 465 punti con un rendimento vicino al 6%. Venerdì lo spread tra i titoli italiani e tedeschi aveva chiuso infatti a 455 punti.
L’andamento del mercato delle obbligazioni e non solo questa settimana dipenderà molto dalla Bce. Se Mario Draghi riuscirà a mantenere le promesse fatte quando si è detto "pronto a tutto" per salvare la moneta unica, ci saranno altri ribassi. Altrimenti è facile un ritorno ai livelli precedenti alle dichiarazioni di giovedì. Oggi il numero uno dell’Eurotower si incontrerà con il segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner.
La seduta in Asia. La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo la prima seduta della settimana spinta dall’andamento di Wall Street di venerdì e dalle speranze che nei prossimi giorni possano arrivare buone notizie sul fronte della crisi europea. In particolare, il Nikkei ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,8% e il Topix dello 0,73%. La borsa di Hong Kong ha chiuso con un rialzo dell’1,61%. In calo, invece, Shanghai, che termina la seduta con una flessione dello 0,89% e scende ai minimi dal marzo 2009.
L’euro è in calo sul dollaro a 1,2245. Venerdì a New York la divisa europea aveva terminato a 1,2323 sul biglietto verde. Rispetto allo yen la moneta unica passa di mano a 95,74.
Apertura in calo per il petrolio a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,3% a 89,82 dollari al barile. L’oro è in lieve calo sui mercati asiatici a 1.618,60 dollari segnando una flessione dello 0,3%.
Tesoro spagnolo: "Spagna non ricorrerà a Fondo Ue". La Spagna non chiederà al fondo salva stati europeo Efsf di acquistare titoli del suo debito: a negare la possibilità è il segretario generale del Tesoro spagnolo Inigo Fernandez de Mesa, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano spagnolo Expansion. "Non è assolutamente previsto che la Spagna chieda aiuto al Fondo perché acquisti debito", ha detto de Mesa. "Questo non è successo e posso assicurare che non succederà", ha aggiunto l’alto funzionario.
(30 luglio 2012)
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CORRIERE.IT
Ancora una seduta esuberante delle Borse di Italia e Spagna, mentre in generale i mercati europei mantengono lo slancio rialzista innescato la scorsa settimana dal presidente della Bce, Mario Draghi, che ha alimentato attese di energici provvedimenti anti-crisi da parte dell’istituzione monetaria.
L’ASSE GERMANIA-USA - Oggi è stato anche il giorno in cui Germania e Stati Uniti si sono mostrate fiduciose nel fatto che le riforme avviate nell’eurozona avranno successo ed hanno perciò elogiato i progressi nei paesi più colpiti dalla crisi del debito. In particolare il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schauble, e il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, che si sono incontrati oggi sull’isola di Sylt nel mare del Nord, nel loro comunicato hanno apprezzato i «considerevoli sforzi di Italia e Spagna» sul cammino delle riforme fiscali e strutturali.
IL COLLOQUIO -I due ministri, che hanno avuto un colloquio di circa un’ora, hanno voluto lanciare un appello chiaro alla classe politica affinchè «approvino ed applichino in tutti i modo le misure necessarie per controllare la crisi finanziaria e di fiducia», si legge ancora nel comunicato diffuso al termine del colloquio durato circa un’ora. E hanno ribadito il loro desiderio, comune a tutti i paesi dell’eurozona, di vedere, entro il prossimo autunno, progressi «nell’applicazione di un’agenda politica per la stabilizzazione del mondo e dell’Europa».
GLI ACQUISTI - Le mosse (attese) di Draghi hanno comportato in particolare una riattivazione degli acquisti di titoli di Stato sotto stress, che per ora comunque la Bce ha mantenuto congelati per la ventesima settimana consecutiva. Intanto l’Italia è riuscita ad effettuare una delicata asta di Btp a 5 e 10 anni, dove ha assistito ad un rassicurante calod ei rendimenti rispetto ai livelli toccati ad una asta analoga a fine giugno. In particolare sui titoli decennali, i tassi retribuitivi in assegnazione sono scesi al di sotto della soglia psicologica del 6 per cento. Non esaltanti però i livelli di domanda, per quanto superiore all’offerta. Sui Btp già in circolazione i rendimenti hanno fluttuato attorno al 6 per cento durante tutta la seduta, chiudendo al 6,02 per cento e con uno spread sui Bund in lieve risalita a 465 punti base. Lo spread tra Bonos spagnoli e Bund ha invece continuato a calare a 524 punti base. Il tasso dei decennali italiani sul mercato secondario si attesta al 6,04%. Gli occhi degli investitori erano proprio puntati sull’asta di Btp, che ha dato un segnale concreto di quanta fiducia nutrano i mercati nelle promesse del presidente della Banca centrale europea
I LISTINI - A Milano il Ftse-Mib ha chiuso con un altro scatto, al più 2,8 per cento mentre a Madrid l’Ibex 35 ha chiuso al più 2,78 per cento. Il segretario di Stato americano al Tesoro Timothy Geithner e il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble hanno parlato di «sforzi considerevoli» compiuti negli ultimi mesi da Italia e Spagna, in un comunicato congiunto al termine del loro incontro. A Berlino sono «pronti a tutto» per l’euro, ma non agli Eurobond, ha però ribadito un portavoce della cancelliera Angela Merkel. «L’intenzione di tutti quanti, è semplicemente quella di lanciare un forte segnale a sostegno dell’euro», ha spiegato Georg Streiter, all’incontro di metà giornata con la stampa. Hanno avuto effetto anche le parole del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che domenica, in un’intervista al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, ha espresso parole a sostegno dell’Europa e soprattutto a favore di un eventuale intervento del fondo salva stati.
LE PREVISIONI - S&P’s ha nel pomeriggio peggiorato le stime sul Pil italiano del 2012 e del 2013 portandole rispettivamente ad un -2,1% e a un -0,4%. Le nuove stime sono contenute in un report dell’agenzia di rating in cui si rivedono al ribasso anche le previsioni per la zona euro, attribuendo il peggioramento del quadro economico continentale soprattutto alla contemporanea riduzione della leva finanziaria nel settore pubblico, nelle famiglie e nel comparto bancario.
Redazione Online