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 2012  luglio 28 Sabato calendario

IL BANCARIO CELIBE 29ENNE PUNTA MOLTO SULL’ITALIA

Sono un funzionario di un’importante azienda di credito, ho 29 anni, celibe, in servizio da cinque anni con un capitale di 120mila euro così suddivisi: 2% liquidità in conto corrente; 2% azioni Mps e Mediaset; 8% obbligazioni tasso variabile Dexia Crediop scadenza 2014; 70% BTp con scadenze 2022, 2031, 2040; 12% Rbs scadenza 2025; 6% fondi (Etf leverage, Ftse Mib e fondo Geo Paesi emergenti). La mia priorità è stata la sottoscrizione - tramite l’azienda per cui lavoro - di un’adeguata polizza Tcm e infortuni e Ltc per la protezione del capitale umano. Verso inoltre mensilmente il 5% della mia retribuzione più il Tfr in un fondo pensione complementare aziendale (linea azionaria) con un ulteriore contributo aziendale del 2,5 per cento. Sono proprietario dell’immobile in cui vivo e nel futuro sarò unico erede di un’ulteriore abitazione.
Pur essendo convinto della non ottimale allocazione di portafoglio attualmente detenuta (compio però variazioni mensili dell’asset allocation senza grande dispendio di capitale umano e informativo poiché svolgo questa attività per lavoro) ho individuato nell’attuale situazione legata al debito pubblico italiano interessantissime opportunità in termini di rischio-rendimento. Pertanto, ho sbilanciato negli ultimi tre mesi la componente più importante del portafoglio sui titoli di Stato italiani con scadenze lunghe, per beneficiare dei potenziali apprezzamenti dei titoli acquistati (prezzi di carico di poco discostanti da quelli attuali). Non sono preoccupato del rischio emittente legato al mio Paese e gli scenari catastrofisti mi sembrano sempre trappole per "topi".
Per continuare a beneficiare di un buon rapporto rischio rendimento, pensate sia opportuno mantenere tale esposizione diretta concentrata sul rischio Italia - sbilanciata nei prossimi mesi, almeno fino a una stabilizzazione del rischio paese - oppure credete che si possa liquidarla e passare su bond corporate o high yield, che offrono allo stesso modo un buon rendimento?
Lettera firmata - (via e-mail)
- Lei sembra aver fondato le sue decisioni finanziarie su un processo organico e coerente, con qualche divagazione di troppo che va compresa fino in fondo. È corretta la priorità data alla protezione del suo capitale umano, non tanto però con la copertura caso morte (in fin dei conti lei non pare avere familiari a carico) quanto con una assicurazione su tutti gli eventi potenzialmente generatori di grandi invalidità permanenti (sia per infortuni sia per malattia) che non è chiaro se lei abbia stipulato; d’altra parte occorre capire se i massimali di copertura invalidità permanente siano commisurati al fatto che lei è giovane e quindi ha un capitale umano elevatissimo (facilmente compreso tra uno e due milioni di euro) e non ha ancora maturato i requisiti per la pensione di inabilità.
Pur partendo con il piede giusto, forse lei non ha fatto tutti i "compiti a casa" che comporta la protezione del capitale umano. La cui dimensione e la cui natura influiscono poi le sue scelte di asset allocation. Il suo capitale umano non soltanto è di grandi dimensioni ma è anche rischioso: lei è dipendente privato di un settore "volatile" per usare un eufemismo (basti guardare alle numerose riorganizzazioni che stanno riguardando le aziende di credito). Pertanto, lei fa molto bene a privilegiare l’asset class obbligazionaria, per realizzare un buon hedging (copertura) del rischio che corre con il suo capitale umano.
Dopo di che si contraddice non poco, perché all’interno di questa asset class si fa guidare soprattutto dal criterio del rendimento atteso. Lei può tranquillamente rifiutare scenari catastrofisti (anche perché in quei casi è difficile identificare ex-ante quali valute ed emittenti possano veramente salvarsi), però questa concentrazione del rischio sull’Italia (per di più su durate lunghe) è sospetta; al proposito, è significativo che lei si senta confortato dal fatto che con i titoli di Stato irlandesi le cose le siano andate bene.
Cosa rappresenta quel singolo episodio nella storia dei mercati? Usarlo come guida per le decisioni future è una tipica distorsione cognitiva. Ed è pure significativo che l’alternativa che lei intravvede ai titoli di Stato sia quella delle obbligazioni ad alto rendimento. Ma come, ma il suo obiettivo non dovrebbe essere l’hedging del suo capitale umano? E che vuol dire mediare al ribasso le azioni Mediaset se non ottenere la sola certezza di aumentare i rischi che sta correndo?