Vittorio Sabadin, La Stampa 30/7/2012, 30 luglio 2012
Quando nel marzo scorso Lord Sebastian Coe, presidente del comitato organizzatore di Londra 2012, è andato a Buckingham Palace per convincere la Regina a fare la Bond girl nella cerimonia inaugurale era sicuro di un rifiuto
Quando nel marzo scorso Lord Sebastian Coe, presidente del comitato organizzatore di Londra 2012, è andato a Buckingham Palace per convincere la Regina a fare la Bond girl nella cerimonia inaugurale era sicuro di un rifiuto. Ai tempi di Elisabetta I chiunque avesse fatto una proposta analoga avrebbe finito i suoi giorni nella Torre, se era così fortunato da conservare la propria testa. Ma Elisabetta II ha ascoltato in silenzio, ha valutato i rischi e i vantaggi, ha sorriso e ha detto sì. «Non sapevamo se avrebbe accettato l’idea - ricorda Frank Cottrell Boyce, autore della sceneggiatura - figuriamoci di interpretare se stessa nel film». Quando le è stata proposta una controfigura, la Regina ha risposto che non le sembrava una buona idea e che quello che poteva fare una sosia poteva farlo meglio lei. Il regista della cerimonia Danny Boyle l’ha incontrata diverse volte in marzo e aprile per discutere insieme le riprese. Elisabetta era molto divertita e collaborativa, dava suggerimenti che venivano ovviamente accettati. «Non bisognava mai ripeterle una cosa due volte - ricorda Boyle -. Anche le questioni riguardanti la macchina da presa e le angolature le afferrava subito». Da questi incontri è nata l’idea che nel filmato fossero presenti anche il paggio Paul Whybrew e i tre cani corgi preferiti dalla Regina, Holly, Monty e Willow. Anche l’abito doveva essere all’altezza di una Bond girl e ne è stato scelto uno un po’ frivolo per gli standard della sovrana, un vestito color pesca da cocktail, disegnato da Angela Kelly, la sua stilista personale. Il film è stato girato nella East Gallery e nella stanza delle udienze, e comincia nello studio privato di Elisabetta, intenta ad esaminare alcuni documenti. Anche se doveva dire solo «Good evening, Mr. Bond» all’apparire di Daniel Craig, Danny Boyle è rimasto sorpreso dalla naturalezza con la quale la Regina ha recitato la propria parte: in un’ora di lavoro, non è stato necessario rifare nessuna ripresa e tutte sono risultate ottime al primo ciack. Elisabetta, d’altra parte, ha sempre amato recitare. Si è esibita per beneficenza sul palcoscenico quando ancora non era regina durante la Seconda Guerra Mondiale, e in famiglia diverte tutti imitando perfettamente le persone che ha incontrato, importanti capi di stato compresi. In 60 anni di regno, ha poi dovuto recitare molte volte la parte della sovrana interessata a quello che dicono le persone che incontra, e per gran parte della vita ha dovuto rinunciare a fare trapelare i propri sentimenti e le proprie emozioni. A Hollywood, nessun attore è probabilmente più preparato di lei quando si tratta di interpretare la parte della Regina d’Inghilterra. A Buckingham Palace molte persone vicine a Elisabetta erano preoccupate per la scelta della sovrana: poteva essere un grande successo, ma poteva anche rivelarsi un disastro, se la cerimonia di apertura non fosse riuscita così bene e se il clima non fosse stato quello giusto. Ma dopo l’errore commesso dopo la morte di Diana, quando tardò a mostrare in pubblico almeno un poco di commozione, la Regina ha imparato a interpretare i sentimenti dei suoi sudditi e questo spiega perché abbia voluto essere, dando una prova di grande senso dell’umorismo, al centro della cerimonia di apertura di un evento che sta riempiendo d’orgoglio il Paese. Elisabetta ha voluto mantenere un segreto assoluto sulla sua decisione. Anche all’interno della famiglia poche persone ne erano al corrente e tra queste non c’erano i nipoti William e Harry ai quali la nonna ha voluto fare una sorpresa totalmente riuscita. Il primo aprile il Daily Mail aveva scritto che forse alla cerimonia di apertura la regina avrebbe recitato con James Bond, ma tutti pensarono che fosse solo un pesce d’aprile. A salire sull’elicottero al suo posto è stata Julia McKenzie, un’attrice che interpreta Miss Marple in una nuova serie tv dedicata ad Agata Christie. A vestire i suoi panni nel lancio con il paracadute è stato Gary Connery, uno stuntman che ha lavorato nei film di Indiana Jones. «A bordo ridevamo e scherzavamo - ricorda ma quando si è aperto il portellone e ho visto sotto lo stadio illuminato, ho provato una emozione indicibile. Quando mi sono lanciato con gli abiti della Regina ho sentito il boato della folla, non lo dimenticherò mai più e sono orgoglioso di averlo fatto». A lanciarsi nei panni di James Bond c’era Mark Sutton, un fuciliere dei Gurkha. «Vedere Gary Connery con gli abiti della Regina era qualcosa di surreale - ha detto -. Aveva persino la borsetta. Io ho osservato che dallo stadio nessuno l’avrebbe notata e lui mi ha risposto: mi lancerò con la borsetta. Come farebbe lei».