Gian Antonio Orighi, La Stampa 30/7/2012, 30 luglio 2012
LE VACANZE DI CAMERON
L’anno scorso il primo ministro David Cameron divise le ferie in due. La prima parte a casa. La seconda in Italia. La Cornovaglia e la Toscana. Il filo conduttore fu l’austerity. Così si fece immortalare sulle spiagge pubbliche del Regno con i pantaloni arrotolati e i piedi sul bagnasciuga mentre abbracciava la moglie Samantha. Poi volò nel Belpaese. Con la British Economy. Pagando di tasca propria. Le foto lo ritrassero davanti a un gate di Heathrow, in attesa dell’imbarco. Lui come tanti. Era questo il messaggio che voleva dare. La vacanza come campagna pubblicitaria. Così questa volta il primo ministro inglese ha bisogno di tempo. Paese in recessione. Non può sbagliare. E nella Londra delle Olimpiadi il padrone di casa è lui. Va da sé che non può abbandonare gli ospiti. Riceverà 100 capi di Stato. Cercherà di chiudere affari per un miliardo. A Ferragosto si rifugerà in campagna. In attesa delle paralimpiadi