Maurizio Molinari, La Stampa 30/7/2012, 30 luglio 2012
Con agosto oramai agli inizi i luoghi di vacanze di Barack Obama e Mitt Romney sono ancora incerti. Per entrambi il motivo è evitare destinazioni che appaiano in contrasto con la crisi economia che imprigiona milioni di americani obbligandoli a sacrificare consumi e svaghi
Con agosto oramai agli inizi i luoghi di vacanze di Barack Obama e Mitt Romney sono ancora incerti. Per entrambi il motivo è evitare destinazioni che appaiano in contrasto con la crisi economia che imprigiona milioni di americani obbligandoli a sacrificare consumi e svaghi. L’unica cosa certa al momento è dove Obama e Romney non andranno. Il presidente ha infatti rinunciato al tradizionale soggiorno a Martha’s Vineyard, l’enclave delle élites del New England, così come lo sfidante repubblicano ha fatto sapere che eviterà l’esclusiva spiaggia di La Jolla, in California, dove possiede una casa lussuosa e venne ripreso, con tanto di tavola da surf sotto il braccio, durante il finesettimana di Pasqua sollevando vivaci polemiche. La priorità per Obama è limitare le spese, scongiurando affitti da capogiro come quelli a cui sarebbe andato incontro a Martha’s Vineyard o costi eccessivi per l’erario come quelli sostenuti da Michelle in aprile durante un viaggio in Spagna. Romney invece deve evitare di rafforzare l’immagine di un leader miliardario lontano nella vita privata dai patimenti del ceto medio a cui chiede il voto nella speranza di traslocare alla Casa Bianca.