M.Mo., La Stampa 30/7/2012, 30 luglio 2012
Il più antico negozio d’America chiude i battenti dopo 224 anni di attività. Il «Gray’s Store» di Adamsville, in Rhode Island, aprì i battenti nel 1788 e da allora ha venduto di tutto – dalle caramelle alle casse di sigari, dalle bandiere alle magliette – a generazioni di americani, ma a segnarne le sorti è la decisione dell’ultimo discendente della famiglia White, che possiede lo stabile dal 1879
Il più antico negozio d’America chiude i battenti dopo 224 anni di attività. Il «Gray’s Store» di Adamsville, in Rhode Island, aprì i battenti nel 1788 e da allora ha venduto di tutto – dalle caramelle alle casse di sigari, dalle bandiere alle magliette – a generazioni di americani, ma a segnarne le sorti è la decisione dell’ultimo discendente della famiglia White, che possiede lo stabile dal 1879. Il 21enne Jonah ha ereditato il negozio quando a inizio giugno il padre è morto e non ha alcuna intenzione di continuare la tradizione di famiglia per due motivi: la «crisi economica riduce il numero di clienti» e «il mio desiderio di diventare un giornalista sportivo» come ha confessato. Ironia della sorte vuole che da quando Jonah White ha annunciato la chiusura delle attività - avvenuta ieri - una moltitudine di turisti e curiosi ha dato l’assalto al negozio, proclamato nel 2007 dal Rhode Island «la più antica attività commerciale ininterrotta dell’intera nazione». Ma la palpabile dimostrazione del valore commerciale di un brand unico negli Stati Uniti non ha avuto impatto sulla determinazione dello studente dell’Università di Hartford, in Connecticut, che di fronte alle numerose obiezioni alla chiusura afferma di «poter contare sull’opinione di mio padre». «Anche lui aveva deciso di vendere il negozio per pagarsi cure mediche assai care, adesso non c’è più e se fosse qui avrebbe fiducia in me, sosterrebbe quanto sto facendo» assicura Jonah, secondo il quale un «elemento determinante nella scelta compiuta» è venuto dall’osservazione del «successo di clientela di un nuovo supermercato» che ha aperto i battenti in fondo alla strada dove si trova il negozio. Al futuro cronista sportivo non andava di passare la vita a duellare con un supermaket. Neanche per difendere un tassello della Storia nazionale.