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 2012  luglio 28 Sabato calendario

APPUNTI PER GAZZETTA. ASSALTO ALLA SPENDING REVIEW


CORRIERE.IT - APPROVAZIONE NELLA NOTTE
La commissione Bilancio del Senato ha approvato nella notte il decreto sulla spending review che da lunedì passerá all’esame dell’Aula. In particolare ha approvato un emendamento dei relatori al dl che mantiene gli sconti a carico di farmacie e aziende, pur limandoli, ma prevede che il sistema cambi dal 2013. «L’attuale sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco» sarà sostituito «da un nuovo metodo» che sarà definito dal Ministero di concerto con i soggetti interessati e le «maggiori associazioni di categoria». L’articolo sulla sanità e sulla spesa farmaceutica ha bloccato per ore i lavori della commissione.
IL TESTO - Il testo approvato prevede una limatura degli sconti a carico delle farmacie che scendono dal 3,65 al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende scendono dal 6,5% al 4,1%. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo «sistema di remunerazione della filiera». Questo punto, frutto di una proposta di Paolo Tancredi (Pdl) ha sbloccato la trattativa. Il tetto della spesa farmaceutica territoriale viene ritoccato all’11,35% rispetto all’11,5% previsto dal testo originario del decreto. Quanto al taglio dei posti letto, esso dovrà riguardare gli ospedali pubblici «per una quota non inferiore al 50%», mentre il provvedimento inizialmente parlava del 40%. Secondo il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini, l’approvazione del nodo della sanità «dovrebbe sbloccare i rimanenti articoli».
IL TERREMOTO - Per i comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo del 7 aprile 2009 sono in arrivo 23 milioni per il solo 2012, al fine di «garantire la continuità del servizio smaltimento dei rifiuti solidi urbani».

CORRIERE.IT - CHI SPENDE MALE PER LA SANITA, PAGHERA DI PIù
MILANO - Le regioni in deficit sanitario potranno anticipare al 2013 lo sblocco dell’addizionale Irpef, previsto per il 2014 (dell’1,1%). Lo prevede un emendamento al decreto legge spending review, approvato dalla commissione Bilancio del Senato. La proposta di modifica, presentata dai senatori Vicari, Tancredi, Bonfrisco ed Esposito, consente a otto regioni (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia) di incrementare l’addizionale irpef all’1,1% invece che allo 0,5% (come previsto dalla legge 68 del 2011).
L’ITER PARLAMENTARE - L’emendamento consente alle Regioni sottoposte a piani di stabilizzazione finanziaria di disporre, «con propria legge» l’anticipo al 2013 della maggiorazione dell’aliquota addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, fissata per il 2014 dalla legge numero 68 del 2011. La norma dello scorso anno disponeva la possibilità di sbloccare, per quest’anno e per il prossimo, l’aliquota Irpef fino a un massimo dello 0,5%. Un ulteriore sblocco era previsto per il 2014 e consentiva di salire fino all’1,1%. Con l’emendamento approvato sará possibile anticipare di un anno l’incremento di 0,6 punti percentuali (differenza tra lo 0,5% e l’1,1%).

CORRIERE.IT - STANGATA SUI FUORICORSO
MILANO - Gli studenti, che non riescono a laurearsi entro i tempi previsti, pagheranno più tasse che arriveranno fino a raddoppiare per gli studenti le cui famiglie dichiarano un reddito più alto. Lo prevede un emendamento alla spending review, dei relatori, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd) approvata dalla commissione Bilancio del Senato.
GLI SCAGLIONI - L’emendamento stabilisce tre scaglioni, a seconda del reddito familiare. Una prima fascia di fuoricorso dovrà pagare fino al 25% in più, rispetto a quanto versato dagli studenti in corso, se il reddito Isee è inferiore a 90.000 euro. Il tetto sale al 50% per chi ha un Isee familiare tra 90.000 e 150.000 euro, mentre potrà arrivare fino al 100% in più per gli studenti con Isee familiare superiore a 150.000 euro. È inoltre previsto un processo di accorpamento, promosso dal ministero dell’Istruzione, dei consorzi interuniversitari Cineca, Cilea, Caspur «al fine di razionalizzare la spesa per il funzionamento degli stessi attraverso la costituzione di un unico soggetto a livello nazionale con il compito di assicurare l’adeguato supporto, in termini di innovazione e offerta di servizi, alle esigenze del sistema universitario, del settore ricerca e del settore istruzione». La norma prevede anche che gli introiti siano destinati, per il 50%, alle borse di studio e per il resto a interventi di sostegno a servizi abitativi, di orientamento, di ristorazione e di assistenza. (AdnKronos)

REPUBBLICA.IT - IL RIORDINO DELLE PROVINCE
ROMA - Confermato il dimezzamento delle province, ma cambiano le modalità: niente ’cancellazioni’ di quelle più piccole ma un riordino generale di tutti gli enti deciso dalle Regioni. La commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al decreto della spending review proposto dai relatori Paolo Giaretta (Pd) e Gilberto Pichetto Fratin (Pdl). E via libera è stato dato anche a un subemendamento del Pd che prevede il criterio della contiguità territoriale per i comuni che si vogliono spostare da un ambito provinciale a un altro.
Giaretta ha spiegato che si tratta di un generico cambiamento "linguistico" che si è prodotto per "non dare la sensazione che ci fossero province che vincono e altre che perdono". Lo staff del ministro patroni griffi assicura perciò che le piccole province non potranno salvarsi dal taglio.
Cosa cambia. La mappa delle province cancellate 1 che è circolata nei giorni scorsi non è quindi più valida. I requisiti minimi delle future nuove province rimangono quelli già indicati dal governo, e cioè 350.000 abitanti e 2.500 chilometri quadrati. "Il riordino - ha detto il ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi - non è una norma di solo risparmio, ma una vera riforma strutturale. Spero saremo tutti in grado di guardare avanti e superare gli scetticismi".
L’emendamento prevede che siano le Regioni a proporre il riordino delle amministrazioni provinciali, con una proroga dei termini di scadenza: 70 giorni e non 40 per i Cal, fino a 90 giorni per la trasmissione dei piani al governo e 60 invece di 20 dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto per il governo per adottare la legge di riordino.
Sull’allungamento dei tempi per gli enti locali, per Patroni Griffi "è giusto coinvolgere le regioni fino a dove lo prevede la costituzione". Le regioni, come detto, dovranno rispettare i parametri di popolazione e territorio fissati dal governo, ma anche la volontà di spostamento dei comuni da una provincia ad un’altra, pur rispettando il criterio di contiguità territoriale, come previsto dal subemendamento del Pd. "Credo che ci saranno riordini che andranno ben oltre i requisiti minimi", ha precisato Patroni Griffi.
Rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica saranno di competenza provinciale. Nella modifica approvata, anche 100 milioni di euro che arriveranno dal fondo per i rimborsi fiscali alle imprese. Saltata invece - anche visto l’eme l’annunciata norma ad hoc per le province di Terni, Matera e Isernia.
(27 luglio 2012)

REPUBBLICA.IT - I RISPARMI DI MARONI
La Lega Nord avvierà una sorta di spending review, al suo interno, per ottimizzare la gestione dei conti e individuare quelle società collegate al movimento che sono ritenute inutili nel nuovo corso. E’ uno dei primi impegni che attende dopo la pausa estiva il Carroccio di Roberto Maroni, che dovrebbe presentare anche un progetto di riorganizzazione dei media padani - radio, quotidiano, web e tv - in favore di un unico portale internet per ottimizzare il rapporto costi-benefici,
Di questi temi, benché non formalmente all’ordine del giorno, Maroni potrebbe fare cenno già nell’ultima riunione del Consiglio federale prima della pausa di estiva, in programma lunedì in via Bellerio. Il Federale discuterà di regole per vietare i doppi incarichi e analizzerà il bilancio di previsione. Sul tema della gestione delle risorse, di una festa a Colico (Lecco) Maroni ha già preso spunto dalla consegna alla Procura di Milano del rapporto della società di revisione PriceWaterHouse sul bilancio 2011 per dire che se ne "terrà conto per riorganizzare il sistema di gestione contabile in modo adeguato", dopo le criticità emerse in seguito alle inchieste giudiziarie.
PriceWaterHouseCooper, che dopo lo scandalo relativo ai fondi della Lega Nord era stata incaricata di svolgere una consulenza sul rendiconto del partito relativo al 2011, ha evidenziato "alcune criticità legate alla gestione pregressa", ossia quella dell’ex tesoriere Francesco Belsito. Lo ha spiegato
il legale del Carroccio, l’avvocato Domenico Aiello, il quale ha precisato che la relazione della società di revisione sul rendiconto del 2011 (che verrà depositato in parlamento) verrà portata in Procura dagli avvocati del partito la prossima settimana: un assaggio richiesto anche dai pm, che nell’ambito delle indagini hanno visionato tutti i bilanci precedenti della Lega fino a quello del 2010.
(28 luglio 2012)