Francesco Piccolo, Corriere della Sera 26/07/2012, 26 luglio 2012
GIOCARE CON UN BIMBO SULL’ALTALENA E PRENDERSI CENTO EURO DI MULTA - A
Dorno, in provincia di Pavia, una signora ha avuto una multa di cento euro dai vigili urbani: è stata sorpresa a dondolarsi di fronte a un bambino su quella speciale altalena in cui uno fa da contrappeso all’altro.
È un gioco in cui bisogna essere per forza in due, perché quando spingi con il tuo peso, l’altro va più in alto possibile. La signora di Dorno, dicono i vigili, era recidiva. Lei risponde che un bimbo, da solo, su quell’altalena non potrebbe giocare. È una piccola scelta etica, tra legge e sentimento: tanto che uno si immaginerebbe che quella regola non vale per davvero. E un po’ è così, se la multa diventa una notizia.
Li avete mai visti, in un parco giochi, quei genitori che guardandosi intorno con aria furtiva, cercano inutilmente di scendere spinti dalla forza di gravità giù per lo scivolo, o cavalcano cavalli sparando con due dita verso il figlio, sparati a loro volta? Vi sembrano un po’ scemi, sembra stiano approfittando per ritornare a quell’età in cui si divertivano. Sbagliate. Sono costretti dai figli a comportarsi in quel modo infantile. Se un bambino è solo, ti guarda con quegli occhi che sa fare solo il gatto con gli stivali in Shrek, e chiede: giochi con me?, come si fa a citargli il codice per cui c’è un limite e non puoi giocare? Sia chiaro: i motivi di quel divieto sono tanti, e tutti sensati. Ma la quantità di volte in cui ho usato quell’altalena doppia è tale che adesso avrei un’ipoteca sulla casa, se i vigili mi avessero beccato.
Ora quindi bisogna scegliere con coscienza: andrò al parco giochi vicino casa, con mio figlio di quattro anni, con in tasca, sempre, cento euro. Perché è il prezzo che si è deciso bisogna pagare. Ma quando mio figlio si siede da una parte e dice: dai, papà, fammi volare; beh, io lo faccio volare, fingendo poi di volare anch’io spinto dalla sua forza. Voliamo una volta per uno. Costi quel che costi.
Francesco Piccolo