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 2012  luglio 27 Venerdì calendario

DELIRIO STRADE IN INDIA UN INCIDENTE AL MINUTO E UN MORTO OGNI TRE


Un nuovo rapporto del Ministero dei Trasporti e delle Autostrade di Nuova Delhiha confermato ciò che già si sospettava. La cronica carenza di infrastrutture, soprattutto per il trasporto su gomma, che per anni ha fatto da zavorra al pur notevole decollo economico dell’In - dia sta, a poco a poco, diventando un ricordo, anche se molto resta da fare.Ametà2012 la rete stradale indiana è risultata essere di 4,7 milioni di km. È la seconda più ramificata almondo dopo quella degli USA, 6milioni di km, e battendo la Cina, che pur estesa il triplo dell’India, tocca solo ora il traguardo dei 4 milioni di km.

PIÙ STRADE CHE IN CINA

Un risultato ottenuto in particolare a partire dal 2004, quando la rete era di 3,7 milioni di km ed è stata aumentata al ritmo di 125.000 km l’anno. Il piano ha avuto un’accelerata negli ultimi anni, tanto che nell’agosto 2011 il governo ha approvato una nuova legge che facilita l’esproprio di terre per tracciarvi strade, mentre un mese e mezzo fa, lo scorso 7 giugno, il premier Singh ha preannunciato una nuova “infornata” di 10.000 km di strade moderne. È vero però che le autostrade nazionali ammontano solo a 76.000 km, mentre grandissima parte delle strade indiane sono ancora sterrate o al massimo“single lane”. Nelle zone rurali, infatti, la fanno ancora da padrone quelle bizzarre “piste” costituite da una singola corsia asfaltata al centro della carreggiata, ai lati della quale corrono parallele due strisce in terra battuta, utilizzate normalmente da carretti o mezzi agricoli. Spesso quando due autobus o camion si avvicinano da direzioni opposte, a evitare un “frontale”ci pensi la prontezza di riflessi del primo dei due autisti che devia momentaneamente sul tracciato laterale, per poi tornare sull’asfalto quando il rivale è passato. Si stima che del milione aggiuntivo di chilometri costruito negli ultimi 8 anni, circa metà sia proprio di questo tipo. Il che, però, rappresenta ugualmente un passo avanti perché prima quei tratti erano sterrati.

140 MILA DECESSI L’ANNO

Non sappiamo quanto incida la stranezza della corsia singola sugli incidenti stradali, che avvengono al ritmo di uno al minuto, con un morto ogni 3,7 minuti. I sinistri si mantengono sul mezzo milione l’anno, con oltre 140.000 morti. Fra le cause, si imputano alla strada solo l’1,5% degli episodi, mentre il 77% sarebbe colpa dei guidatori. Di certo, lo Stato con più incidenti è il Maharashtra, seguito da Tamil Nadu e Madhya Pradesh. Il traffico indiano, del resto, si infoltisce. Circolano oggi 13 milioni di automobili, ancora poche su una popolazione di un miliardo di persone, e perfino le più a buon mercato moto e motorette, pur sfioranti i 100 milioni, sono utilizzate a conti fatti, da un modesto 10% della popolazione. Ma il numero delle auto inizia a crescere di un 10% annuo, sostenuto da una fertile industria indigena, il che, unito al fatto che il 65% della merce viaggia su gomma, sta spingendo il governo a incrementare gli investimenti, anche per far uscire dalla povertà circa 800 milioni di contadini mettendoli più a contatto coi centri urbani.

Mirko Molteni